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Crisi, sale indice fiducia famiglie

Censis, a gennaio risparmi per 24,1mld

07 Feb 2009 - 14:36

Le famiglie italiane riprendono fiato a gennaio, "mese in apnea", in attesa della bufera. E' il ritratto dal "Diario dell'inverno di crisi" del Censis che apre uno spiraglio nel panorama di crisi. L'indice di fiducia dei consumatori, secondo l'istituto di ricerca, torna a salire dopo i mesi bui di fine 2008. Se l'economia nazionale non va, quella familiare, grazie al calo dell'inflazione (per mutui ed energia), a gennaio risparmierà 24,1 miliardi.

"Il calo dell'inflazione, in modo particolare dei prezzi dell'energia, dei carburanti, dei mutui, e la crescita contenuta di molti altri beni, darà un po' di ossigeno alle famiglie che dall'introduzione dell'euro in poi hanno sempre visto assottigliarsi il loro potere d'acquisto reale" si legge nello studio.

Ma l'aspetto dei consumi, secondo il Censis, è quello di più difficile lettura: se da una parte sale l'ottimismo (l'indice di fiducia dei consumatori Isae sale da 99,6 a 102,6), contemporaneamente "predominano comportamenti prudenti negli acquisti". Se si stima che nel primo mese del 2009 le famiglie italiane risparmieranno 24,1 miliardi di euro, questo denaro resterà immobilizzato. Come se ognuo fosse in attesa di un segnale per capire meglio la realtà e come orientare in consumi questa maggiore disponibilità nel portafoglio.

Del resto è evidente che "lo stile di consumo è ormai profondamente cambiato". Gli stessi punti vendita stanno rivedendo le loro strategie. Ora è finita l'epoca della crescita dei prezzi all'infinito. "Vincerà chi riuscirà ad intercettare meglio tali mutamenti" e quando i consumi ripartiranno "saranno quelli di un consumatore piu' attento, alla ricerca di buoni prezzi o di alta qualità". 

Al momento rimane l'atteggiamento attendista anche per l'incertezza su alcuni punti: nessun lavoro è più da ritenersi sicuro e il rapporto con l'assistenza sanitaria è costoso come non mai.

Così, nota il Censis, si affida al "modello Italia" che, finora, ci ha risparmiato conseguenze tragiche della crisi che ha invece colpito con l'accetta oltreoceano: un pò di furbizia, un pò di risparmi e un pò di fantasia, per tener duro finché dall'estero non giungano segnali di ripresa.

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