Elettronica in crisi, auto a picco
Arrivano ancora dall'Est le cattive notizie che affossano le Borse europee, oltre a quelle asiatiche. Le immatricolazioni di auto in Giappone sono diminuite del 28%, record da 37 anni, e il titolo di Hitachi ha ceduto il 17% sulla Borsa di Tokyo, mentre arrivano anche risultati pessimi sulle vendite dei grandi esportatori. Insomma, i dati che vengono dal colosso dell'Est fanno paura, e tanta, anche all'Occidente.
Dalle grandi società arrivano pessime notizie. Il gigante dell'elettronica Panasonic ha previsto di chiudere l'esercizio in corso (a tutto marzo) con un rosso di 3,9 miliardi di dollari. Si tratta della prima perdita negli ultimi sei anni, dovuta ai costi di ristrutturazione e alla flessione dei consumi. A riferirlo è stata una fonte vicina al gruppo, i cui conti seguono di pari passo quelli dei diretti concorrenti giapponesi, da Sony a Hitachi. Alla Borsa di Tokyo l'azione Panasonic ha lasciato sul terreno il 3,6%, tornando ai livelli mimi del 25 dicembre.
Si tratta dell'ennesimo rosso che si registra nel settore elettronico nipponico, dopo Sony e Hitachi, e dimostra che questo settore è stato particolarmente colpito dalla recessione. Oggi Panasonic è l'azienda numero al mondo nella produzione delle televisioni al plasma.
Pessime notizie anche sul fronte delle auto: a gennaio le immatricolazioni giapponesi sono diminuite del 27,9% rispetto allo stesso mese del 2008, attestandosi a 174.281 veicoli, come rende noto l'Associazione dei costruttori giapponesi. Quello segnalato è il peggior ribasso da 37 anni. Le vendite di Toyota, escluso il marchio Lexus, sono diminuite del 22,5%, mentre quelle di Nissan del 31,1% e quelle di Honda del 20,7%.