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La Borsa soffre con le banche

Tiene l'energia, male gli editoriali

30 Giu 2008 - 09:23

La Borsa di Milano viaggia in negativo a metà seduta, con lo S&P/Mib a -0,07% a 29.178 punti, il Mibtel a -0,06% a 22.614, l'All Stars a -0,76% a 11.964. La prospettiva di una stretta nella politica monetaria Bce, alimentata dall'inflazione Eurozona balzata al livello record del 4% in giugno, deprime infatti i listini europei.

Tra le blue chip di Piazza Affari, bene il settore oil sulla scia dei nuovi record del prezzo del petrolio: Saipem sale dell'1,9%, Eni dello 0,9% e Tenaris del 2,9%. In rialzo Impregilo (+1,54%), premiata in seguito al via libera alla costruzione della Tav Torino-Lione. Tra i bancari, Mps (+1,9%) recupera dopo la recente debolezza, mentre il Banco Popolare si mantiene a +0,2% sulla scia del balzo della partecipata Italease (+6,7%) in vista dell'accordo con Dz Bank. Nel resto del listino balza Aedes (+11%) sulla notizia dell'interesse del finanziere Tom Barrack per parte del patrimonio immobiliare della società.

Milano limita i danni, ma resta negativa come le altre piazze europee. Pesanti Francoforte (-1,74%) e Parigi (-0,91%), mentre Londra resta in rialzo (+0,49%) trainata dal buon momento delle materie prime.

L'appuntamento cruciale della settimana è quindi fissato per giovedì, quando il comitato di politica monetaria della Bce renderà nota la sua decisione sui tassi di interesse. A livello europeo il settore bancario (-1,93% il sottoindice Stoxx) risente delle voci di nuove svalutazioni in arrivo per la svizzera Ubs (-3,3% a Zurigo). Tra i finanziari, deboli anche le assicurazioni (-2,03% il settore continentale). Sull'S&P/Mib gli ordini di vendita colpiscono in particolare Mediolanum (-1,79%), Bpm (-1,2%) e Alleanza (-0,99%). UniCredit segna -0,7%. In mattinata molte banche d'affari hanno rivisto al ribasso le proprie stime dopo la presentazione, giovedì scorso, del nuovo piano strategico 2008-2010. La maglia nera di giornata spetta perà agli editoriali, penalizzati secondo quanto riferiscono gli operatori da prospettive non brillanti per il mercato pubblicitario. Seat Pagine Gialle cede il 3,6% (-8,89% i titoli di risparmio), Mondadori il 3,1%, Rcs il 3,37%, Class Editori l'1,31% e Il Sole 24 Ore -4,27%. Ordini di vendita anche su Luxottica (-2,51% a 14,75 euro) colpita dal taglio del target price a 13,6 euro da 15,4 operato dagli analisti di Morgan Stanley. Nel resto del listino in evidenza Crespi (+5,4%), Rdb (+4,26%) e Digital Bros (+3,85%), mentre sono in rosso Finarte Casa D'Aste (-8,49%), Stefanel (-7,94%) e Intek (-5,53%).

Nel resto d'Europa, a Parigi vola France Telecom (+7,3%), che ha rinunciato a presentare un'offerta per la svedese Teliasonera (-13% a Stoccolma). Il gruppo transalpino ha precisato che i negoziati si sono interrotti sulla questione del prezzo. Sul Cac40 sono bene intonati anche Peugeot (+1,38%) e Total (+1,46%), mentre a Francoforte precipita Adva (-32%) dopo l'aggiornamento delle previsioni per il secondo trimestre 2008. Sul listino tedesco bene invece Solon (+4%) e Prosiebensat (+2,46%), mentre a Londra corre il comparto materie prime (+2,94% il sottoindice stoxx) e sono bene intonate anche Rolls Royce (+3,41%), Vodafone (+3,39%) e Bae Systems (+2,63%). A Zurigo, infine, Nestlè segna -90% alla luce di uno split azionario in rapporto 1 a 10.

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