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Petrolio,estate: rialzi fino a 170$

Lo afferma il presidente dell'Opec

26 Giu 2008 - 13:37

Il prezzo del greggio questa estate arriverà fino a 150-170 dollari al barile. A sostenerlo è il presidente dell'Opec, Chakib Khelil, intervistato dall'emittente francese France 24. La causa principale della corsa dell'oro nero, secondo Khelil, è la svalutazione del dollaro. Una perdita di valore dell'1-2% del biglietto verde rispetto all'euro, ha sottolineato, spinge all'insù il barile di 8 dollari.

Sono bastate queste poche parole a riaccendere al corsa dell'oro nero che ha sfondato anche i 141 dollari al barile bruciando l'ennesimo record.

Dopo il massimo storico di fine maggio sopra 135 dollari, il greggio sembrava essersi stabilizzato ed era sceso intorno a 121 dollari, per il timore di un calo della domanda mondiale.
Ora però ha ripreso la corsa al rialzo.Oltre alle parole del numero uno dell'Opec a sostenere il rally del petrolio ci sono anche i timori per i rifornimenti, innescati dalla crescente domanda di Cina e India. "Le esportazioni del Medio oriente sono stabili ma l'Asia si sta accaparrando una quota senza precedenti", hanno fatto notare gli analisti di Morgan Stanley ricordando che le scorte di greggio Usa sono calate di 35 milioni di barili da marzo a questa parte. Pochi giorni fa anche T. Boone Pickens, il leggendario petroliere texano, aveva previsto che entro l'anno il greggio superera' i 150 dollari.

Va comunque ricordato che la prima volta che il petrolio aveva oltrepassato la soglia psicologica dei 100 dollari, è stata il 2 gennaio scorso, sulla scia delle tensioni geopolitiche in Nigeria e Algeria. Nel 2007 l'oro nero aveva già superato i 99 dollari, arrivando a 99,29 dollari, mentre nel 2006 il greggio era rincarato in media di 67-70 dollari al barile, molto meno che nel 1980, all'epoca della guerra tra Iran e Iraq, quando il petrolio salì in media di 87,65 dollari al barile (aggiornati al 2005 secondo l'inflazione).
L'anno precedente la rivoluzione degli ayatollah in Iran aveva portato il greggio a un altro deciso rincaro: 85,39 dollari in media ai prezzi attuali. La crisi del 1979-80 è passata alla storia come il secondo shock petrolifero. Il primo avvenne nel 1974, quando i paesi produttori del Medio Oriente tagliarono le forniture di greggio ai paesi occidentali, che avevano sostenuto Israele nel corso della guerra arabo-israeliana del 1973. In quell'occasione il petrolio toccò in media i 46,07 dollari al barile di oggi.
Anche negli anni successivi ad innescare i più forti rialzi del petrolio sono state soprattutto le tensioni internazionali. Nell'aprile del 1980 le quotazioni del greggio superarono il picco di circa 77 dollari, equivalenti ai 101 dollari attuali.

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