Nel 2007 consumi di birra a +3,7%
Cresce il consumo di birra nel nostro Paese. Lo rivelano gli ultimi dati di Assobirra. Nel 2007 si è registrato un incremento del 3,7% rispetto all'anno precedente, attestandosi al record di 31,1 litri pro capite. Anche la produzione ha segnato un trend positivo (+5%), mentre l'export è cresciuto del 36,7% sul 2006. A spopolare nei gusti è la bionda che guadagna posizioni nel suo testa a testa con il vino.
Se nei pasti fuori casa ha la stessa percentuale del più tradizionale "bicchiere" di bianco o rosso (entrambi sono al 14,2%), migliora la performance nei pranzi e cene al ristorante o in pizzeria dei giorni festivi. Nel 2006 il gap a favore del vino era di ben 8 punti percentuali, oggi invece le due bevande arrivano quasi a "toccarsi", fermandosi al 43,6% il vino e al 40,1% la birra.
Quanto al brillante dato nelle esportazioni - sottolinea Assobirra - è dato dall'elevata capacità delle nostre industrie a entrare in alcuni dei mercati stranieri più evoluti in termini di consumi di birra. Solo l'anno scorso sono stati più di un milione gli ettolitri e più della metà (il 54%) è andata in Gran Bretagna, Sud Africa e Stati Uniti, al quale si aggiunge un altro 15% diviso fra Malta, Repubblica Ceca e Paesi Bassi. Le importazioni sono cresciute al contrario di appena il 5,2%, attestandosi però su volumi assoluti molto superiori, con 6.119.000 ettolitri.
Resta, quindi, negativo il saldo commerciale italiano fra import ed export di birra (pari a poco più di 5 milioni di ettolitri). In generale - rileva Assobirra - l'industria italiana continua a risentire in misura della competizione fiscale di alcuni Paesi dell'Europa centro-orientale, fondata su norme nazionali meno rigorose delle nostre in merito alla denominazione del prodotto e su un forte differenziale fiscale rispetto all'Italia, che percio' esportano birra a prezzi che rischiano di mettere fuori mercato gli operatori nazionali.
"La situazione del prodotto in Italia nel 2007 - sottolinea Piero Perron, presidente di Assobirra - è complessivamente incoraggiante. Il nostro Paese si è confermato nel 2007 nono produttore europeo. Inoltre, l'incremento delle esportazioni conferma il gradimento e la qualità dei marchi storici del made in Italy birrario".
"Elemento di forte preoccupazione - aggiunge Perron - è dato dal rilevante aumento del costo sia delle materie prime che degli imballaggi, con un trend di crescita che prosegue anche nel 2008 e che incide inevitabilmente sulla redditività delle nostre aziende".
Nonostante la crescita del 2007, i consumi di birra nel nostro Paese rimangono i più deboli dell'Unione Europea: i 31,1 litri annui pro capite - massimo storico mai toccato in Italia - costituiscono meno della metà dei consumi medi dell'Ue, che sono pari a 77,7 litri.