Stimati 35 euro in più all'anno
Bollette elettriche sempre più care: dal primo luglio le tariffe potrebbero aumentare fino all'8%. Lo dice il Ref, l'istituto Ricerche e Consulenze per l'economia e la finanza. Secondo i calcoli, la spesa annua delle famiglie italiane potrebbe lievitare di 35 euro. L'Authority per l'energia, cui spetta l'aggiornamento tariffario per il prossimo trimestre, sottolinea il Ref, "non ha molti margini di manovra" per contenere l'impatto.
"In occasione dell'aggiornamento per il trimestre aprile-giugno- ribadisce l'istituto - ha potuto contenere l'aumento atteso grazie ad un intervento di riduzione delle componenti a copertura degli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate e dei costi già sostenuti dalle imprese elettriche e non recuperabili in seguito alla liberalizzazione del mercato".A pesare sulla bolletta elettrica sono stati gli incrementi "consistenti" del petrolio: un contesto nel quale - ha spiegato il Ref - "un rialzo dei costi di produzione dell'energia elettrica è inevitabile".
CONTI (ENEL): BOLLETTE CRESCONO MENO DEL DOVUTO
Sul caro bolletta è intervenuto anche l'a.d. di Enel, Fulvio Conti: "Se sale il petrolio sale anche il gas e purtroppo salgono anche le bollette - ha dichiarato - Noi dipendiamo fortemente dal costo delle materie prime, che continuano a salire" ha sottolineato, ribadendo comunque che le tariffe di luce e gas "crescono molto meno di quello che dovrebbero".
CODACONS: ELIMINARE EXTRA-COSTI
Una soluzione contro gli incrementi delle bollette arriva però dal Codacons che propone di "eliminare i cosiddetti extra-costi, che pesano sugli importi per oltre il 6%". Fra gli "extra-costi" il Codacons cita in primis il Cip6, ossia "gli incentivi dovuti dal sistema elettrico alle imprese produttrici che utilizzano fonti rinnovabili e assimilate".
Fondamentale però è l'intervento del Governo che - prosegue una nota dell'associazione dei consumatori - deve studiare "interventi simili a quelli introdotti sulle accise per la benzina, al fine di contenere gli aumenti tariffari e limitare l'aggravio di spesa per i cittadini".