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Consumi: i polli rialzano la cresta

Aumentati del 5,7%, produzione a +7,1%

20 Giu 2008 - 11:10

E venne l'ora della rivincita del pollo. Superata la crisi aviaria, dissipato ogni pregiudizio sulla sicurezza delle carni bianche, il pollame negli ultimi dodici mesi ha riconquistato le posizioni perdute. Oltre un italiano su due lo preferisce alla carne rossa: nel 2007 la produzione è cresciuta del 7,1%, mentre i consumi hanno registrato un incremento del 5,7%.

Solo scorso anno sulle tavole italiane sono finite 1 milione 46.200 tonnellate di carni avicole. A decretarne la rinascita è stato soprattutto il prezzo, più contenuto rispetto ad altri tipi di carne, e l'alto potere nutritivo. Un dato in controtendenza nel paniere dei prodotti mediterranei, che l'anno scorso hanno subito un vero tracollo. Se il pane ha registrato un calo del 6,2%, la pasta del 2,6%, e le verdure addirittura del 4,2%, mentre le carni bovine sono diminuite del 3,1%, il pollo ha fatto meglio di tutti. E ha rialzato "la cresta" dopo un periodo molto difficile per tutto il comparto.

"Gli italiani - sottolinea Aldo Muraro, presidente della Una, l'Unione Nazionale dell'Avicoltura - si sono resi conto che erano stati allarmati in maniera ingannevole, e dopo la fine dell'emergenza aviaria hanno ripreso a consumare carni avicole, tornando nel 2006 a livelli pre-influenza, mentre l'anno scorso i consumi hanno fatto registrare crescite molto importanti".

I polli italiani, assicura Muraro, sono a prova di controlli, dietetici, e soprattutto costano meno: dai 6 ai 10 euro per un petto di pollo, la metà della bistecca. A influire sul prezzo finale sono però i costi di partenza: se per un chilo di carne bovina l'allevatore ha bisogno di 8 chili di cereali, per un chilo di pollo bastano tre chili di cereali.
Nessun timore nemmeno per i continui allarmi in tema di sicurezza, come nel caso dei polli lavati con il cloro, che gli Stati Uniti vorrebbero importare in Europa: "Premesso che il cloro non è pericoloso - chiarisce Muraro - noi da sempre laviamo i polli dopo la macellazione con acqua potabile, e vogliamo continuare a farlo".

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