Il superpetrolio penalizza i listini
Giornata debole per Piazza Affari, con lo S&P/Mib che perde lo 0,32% a 30.368 punti, il Mibtel lo 0,27% a 23.538, l'All Stars lo 0,70% a 12.474. Telecom e Fiat sono tra i titoli che perdono di più, mentre sono contrastate le banche: in forte ripresa Mediobanca dopo il tonfo di mercoledì, soffrono invece Intesa Sanpaolo e Unicredit.
L'andamento è stato in linea con quello dei principali mercati del Vecchio Continente e le vendite sono state agevolate dal petrolio, che si mantiene su livelli molto alti. Sul fronte macroeconomico dagli Stati Uniti sono arrivati i dati del superindice economico (+0,1% a maggio) e dell'indice manifatturiero della Fed di Philadelphia, sceso a -17,1 mentre gli analisti preventivavano un -10,0.
LA ROBIN TAX AFFOSSA I RAFFINATORI, S&P'S FRENA ENI
Petrolieri sotto pressione a Piazza Affari per effetto della "Robin Tax" annunciata dal ministro Tremonti. A farne le spese soprattutto i due gruppi specializzati nella raffinazione quali Saras (-5,37% a 3,69 euro) ed Erg (-0,76% a 14,11 euro). In frenata anche Eni (-0,66% a 24,09 euro), che ha però invertito rotta sulla decisione dell'agenzia Standard & Poor's di tagliare il rating ad "AA-" da "AA" per effetto dell'aumento dell'indebitamento finanziario in seguito alla campagna acquisti realizzata negli ultimi dodici mesi. Molto bene invece Tenaris.
IPOTESI ADDIO VODAFONE GELA TISCALI
Seconda seduta di passione per Tiscali (-3,69% a 2,15 euro), che in due giornate ha perso l'11%, riportandosi sui livelli dello scorso novembre. A gelare le quotazioni del gruppo sardo sono le voci, raccolte anche dal "Financial Times", che indicano il gigante Vodafone essersi defilato dalla trattativa. Anche il numero uno di Wind, Sawiris, ha annunciato di non aver avanzato alcuna offerta. D'altro canto un portavoce del gruppo sardo ha precisato che il processo di valorizzazione di Tiscali "resta aperto" e che "tutte le opzioni sono possibili". Una decisione è attesa entro fine mese.
TELECOM IN CALO NEL GIORNO DEL CDA, GIU' FIAT
Vendite su Telecom (-2,31% a 1,27 euro) nel giorno del consiglio d'amministrazione che deve affrontare il nodo della rete. In calo poi Fiat (-1,93% a 12,56 euro), mentre i vertici del gruppo sono atterrati a Milano per presentare l'Alfa Mito. A più velocità i bancari, con Mediobanca che rimbalza dopo il tonfo della vigilia (+3,75% a 10,83 euro), in calo invece Intesa SanPaolo (-1,13% a 3,68 euro) così come UniCredit (-0,37% a 4,02 euro).
CHI SALE & CHI SCENDE
Ancora a picco il settore immobiliare con Risanamento che ha perso l'11,91% a 0,90 euro, seguita da Bastogi (-6,74% a 0,07 euro). Vendite anche su Pirelli Real Estate (-3,06% a 14,9 euro). Bene e in controtendenza le utility sull'apertura del governo al nucleare: sono salite A2A (+2% a 2,5 euro) e Iride (+3,30% a 2,12 euro). In rialzo deciso Cofide per l'intera giornata che alla fine ha chiuso però ripiegando leggermente (+1,06% a 0,75%).