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Sanità,verso il ritorno dei ticket

Manovra: meno tagli agli enti locali

18 Giu 2008 - 12:52

I previsti 6 miliardi di tagli nella sanità da qui al 2011 potrebbero essere in parte compensati con il ritorno dei ticket a cominciare dal 2009. Sembra inoltre che si alleggeriscano i tagli per gli enti locali: 310 milioni per le Province, 1.340 per i Comuni. E' quanto si apprende in seguito agli incontri tra governo e Regioni in vista del varo della Finanziaria nel pomeriggio da parte del Consiglio dei ministri.

Sul fronte sanità, si apprende che la manovra 2009 potrebbe prevedere per le Regioni l'obbligo di istituire misure di compartecipazione alla spesa che determinino lo stesso importo di entrate aggiuntive, pari a 834 milinoi di euro. Nel caso di inadempienza scatterebbe automaticamente il ticket di 10 euro, attualmente sospeso fino al 31 dicembre 2008.

Si prevede dunque che la manovra sarà un po' più leggera per Comuni e Province: 200 milioni in meno saranno tagliati ai primi e 50 alle seconde, come ha comunicato il presidente dell'Unione delle Province italiane, Fabio Melilli. La manovra passa infatti da 360 a 310 milioni di tagli per le Province e da 1.540 a 1.340 milioni di tagli per i Comuni.

"C'è però una novità che ci allarma" ha aggiunto Melilli "poichè dai testi che circolano sembra ci sia la volontà del governo di rastrellare risorse destinate alle aree sottoutilizzate. Questo significa mettere in discussione gli investimenti che si stanno programmando, annullando due anni di lavoro e accentrando tutto nelle mani del governo. Il ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto ci dice che queste sono materie che si discuteranno d'intesa, ma purtroppo i testi che circolano dicono altro".

Al confronto hanno partecipato anche i rappresentanti dei lavoratori. "Anche il sindacato sa che la situazione dei conti pubblici è difficile. Ma i tagli alla spesa non devono avere ripercussioni sugli enti locali tali da costringerli ad aumentare le tasse" ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, commentando la proposta dal governo. "E' giusto intervenire su banche, assicurazioni e petrolieri. Ma deve essere visibile che le risorse in più che si recuperano vengano trasferite e redistribuite attraverso maggiori detrazioni alle persone che sono più in difficoltà come i lavoratori dipendenti e i pensionati. Dovete fare pagare le tasse a tutti".

"Positivo" il giudizio di Confindustria sul'impianto complessivo della manovra espresso dal numero due Alberto Bombassei. Mentre la presidente Emma Marcegaglia, ha bocciato la Robin Tax esprimendo la sua solidarietà ai petrolieri. "E' evidente che siamo contrari a ogni forma di aumento della tassazione in un Paese che ha già le tasse più alte di Europa" ha detto. Il settore petrolifero, ha aggiunto, "è assolutamente strategico". Positivo anche il giudizio degli artigiani e dei commercianti: "Sono anni" ha detto ha detto il presidente di Confesercenti Marco Venturi "che diciamo che occorre agire sul lato della spesa e non con nuove tasse".

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