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Mutui, la portabilità è a rischio

Isvap:"Troppo alti costi assicurativi"

16 Giu 2008 - 11:57

La portabilità dei mutui immobiliari rischia di essere frenata dalla rigidità dei costi e delle pratiche di risoluzione dei contratti assicurativi che accompagnano i prestiti. A lanciare l'allarme è il presidente dell'Isvap, Giancarlo Giannini che, nella relazione annuale sull'attività dell'istituto di vigilanza, ha posto l'attenzione anche sulle lamentele dei mutuatari riguardo alle difficoltà incontrate nella scelta di cambiare banca.

In tanti infatti hanno avuto non pochi problemi a sciogliere i vincoli della polizza legata al mutuo.
"La portabilità dei mutui - ha avvertito Giannini- non può essere vanificata da rigidità del settore assicurativo e da accordi compagnie-banche troppo onerosi per il cliente". Secondo il numero uno dell'Isvap, dunque, occorre subito un accordo tra banche e assicurazioni.

Il meccanismo prevede infatti che, quando si accende un mutuo presso la banca, l'istituto di credito faccia sottoscrivere una polizza a garanzia. Premio e commissione, spiega il presidente Isvap, anche per un mutuo decennale sono generalmente pagate subito in un unica soluzione. Se si vuole cambiare banca, la nuova banca, chiede altrettanto al cliente, ma se il costo per estinguere la vecchia polizza è ingiustificatamente alto perché non si recuperano il premio e le commissioni, il cambio di banca è "scoraggiato".

Secondo Giannini "è interesse del sistema delle imprese nelle loro relazioni con la clientela, andare oltre il tenore letterale delle norme sulla rescindibilità delle polizze poliennali: l'autorità - prosegue Giannini - sollecita la definizione di un accordo globale che dia concreta attuazione al principio di piena portabilità sancito dalla legge e garantisca al cliente la possibilità di ottenere quanto meno la restituzione della quota di premio assicurativo non goduta nell'ipotesi di estinzione anticipata del mutuo prodromica a conseguimento di questo risultato, è comunque auspicabile in ogni caso, è la riconsiderazione della misura delle provvigioni riconosciute alle banche mutuanti, in quanto fortemente penalizzanti per la clientela. L'accordo - ha concluso Giannini - sarebbe anche un buon test per la neonata federazione Abi-Ania".

RC AUTO: TARIFFE GIU' DEL 5% , AVANTI CON LE LIBERALIZZAZIONI
Nel settore Rc Auto il principio delle liberalizzazioni "non può essere messo in discussione" e "le tariffe restano un problema aperto", ha detto Giannini che ha sottolineato l'opportunità che i prezzi delle polizze auto scendano di almeno il 5% nel 2008. Giannini ha poi messo in luce l'importanza che le innovazioni normative siano portate avanti "confrontandosi col mercato" e ha anche invitato le compagnie ha "investire di più nelle strutture liquidative".

In particolare il presidente dell'Isvap ha notato che "il risarcimento diretto presenta molteplici vantaggi nell'immediato e in prospettiva. Ad oltre un anno dalla sua entrata in vigore il bilancio appare nel complesso positivo. Scendono i tempi di liquidazione (da 63 a 55) e scende il costo medio dei sinistri pagati e riservati (-7,8% rispetto al 2006) in un contesto in cui le imprese hanno registrato un risultato di ramo che ha sfiorato il miliardo di euro". A fronte di questo quadro, ha aggiunto, "non e' stata conforme alle attese, invece, la risposta in termini di riduzione delle tariffe della Rc Auto".

Tra le problematiche individuate da Giannini rientrano anche le possibili conseguenze negative per il mercato italiano della procedura di infrazione europea avviata nel 2004 e che si avvicina alla conclusione. Il Presidente dell'Isvap ha ricordato che l'Unione Europea ha portato l'Italia di fronte alla Corte di Giustizia contestando la legittimità dell'obbligo a contrarre da parte delle compagnie, obbligo reciprocamente previsto a carico di utenti e imprese della legge italiana fin dal 1969. "Nella deprecata ipotesi - avverte Giannini - in cui la Corte optasse per l'abolizione dell'obbligo a carico delle imprese, nonostante la difesa della posizione nazionale portata avanti dal Governo e dall'Isvap, intere fasce di utenza, soprattutto al Sud, rischierebbero di non trovare sul mercato o trovare a prezzi ancora più alti di quelli attuali quella copertura assicurativa che la legge richiede loro di avere, aggravando l'asimmetria già esistente tra assicurati e assicuratori". Per Giannini, "la questione è troppo importante perchè non si attivi fin da subito una riflessione sulle eventuali contromisure da adottare come sistema Paese. L'Autorità - ha concluso - sta studiando la soluzione più idonea eventualmente da proporre al Governo nel contesto di un costruttivo confronto tra le parti".

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