Si studia un decreto da 800 milioni
Si fa sempre più concreta l'ipotesi di un congelamento delle tasse legate alla benzina per contrastare i folli rincari legati al caro-petrolio. Il governo adesso pensa a un decreto da 800 milioni di euro. A partire da un recupero di 77 milioni, corrispondente all'ecobonus per le auostrade del mare che era stato sottratto per finanziare il taglio dell'Ici.
Si apre dunque uno spiraglio di ottimismo sul fronte dei prezzi per i carburanti, nonostante resti confermato il fermo degli autotrasportatori per cinque giorni a partire dal 30 giugno. E' stato infatti annunciato un tavolo permanente che dovrebbe prendere il via a breve, oltre a un decreto legge d'urgenza, chiesto dalla categoria degli autotrasportatori, che conterrà misure importanti come il blocco delle accise sul carburante.
Le 11 associazioni dell'autotrasporto stabiliscono però un ultimatum: il 26 giugno, data entro cui portare a casa i risultati discussi durante il confronto convocato dal ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. Al tavolo hanno partecipato, oltre alle 11 associazioni, anche i sottosegretari Giuseppe Vegas (Economia), Ugo Martinat (Sviluppo economico), Bartolomeo Giachino (Infrastrutture).
VERSO UN DECRETO DA 800 MILIONI PER BLOCCARE LE ACCISE
Un primo concreto risultato ci sarebbe già: Matteoli avrebbe annunciato, ha riferito Maurizio Longo segretario generale di Trasportounito, il recupero dell'ecobonus da 77 milioni di euro per le autostrade del mare, sottratto per pagare il taglio dell'Ici. Il sottosegretario all'Economia Alberto Giorgetti ha annunciato il varo di un decreto tagli sulle accise. L'ipotesi sul tappeto, poi corretta dal sottosegretario, sarebbe quella di 800 milioni di euro.
"Siamo consapevoli dell'emergenza che vive il settore dell'autotrasporto e delle difficoltà causate dall' aumento vertiginoso del prezzo del petrolio", ha detto Matteoli annunciando l'apertura di "un tavolo permanente per affrontare le varie problematiche del settore" al quale prenderanno parte i ministeri competenti. "Abbiamo espresso la volontà politica di trovare soluzioni il più possibile concordate per far sì che si possa scongiurare il fermo annunciato e per trovare rimedi ai vari temi posti", ha aggiunto il ministro sottolineando positivamente il "senso di responsabilità" degli autotrasportatori. Tra una decina di giorno si riunirà ancora un tavolo politico ma il presidente di Fai, Paolo Uggè, si è detto convinto della necessità di "una prossima convocazione a Palazzo Chigi, in quanto alcune misure devono essere valutate e decise dal governo nella sua collegialità".
Martinat, uscendo dall'incontro, ha confermato che il governo sta pensando alla sterilizzazione delle accise sui carburanti e che tale misura "potrebbe essere resa strutturale, dobbiamo confrontarci su questo punto con Bruxelles", ha detto. Martinat si è detto ottimista sulla possibilità che il fermo venga revocato. "Serve un po' di moneta, sono ottimista per una conclusione positiva" ha detto il sottosegretario. "Nessuno ha interesse a bloccare l'economia del Paese".