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Telecom corre a Piazza Affari

Al mercato piace la "cura dimagrante"

05 Giu 2008 - 09:28

La cura dimagrante annunciata dall'amministratore delegato Franco Bernabè per Telecom Italia piace al mercato. Il titolo del gruppo di tlc ha chiuso a +4,16% tra volumi di scambi notevoli a 1,45 euro.

Gli investitori, quindi, sembrano davvero apprezzare il nuovo piano di ristrutturazione del gruppo che comporta la riduzione del personale in Italia di circa 5mila unità entro il 2010 con un taglio dei costi a regime per circa 300 milioni all'anno.

Il piano comporterà oneri di ristrutturazione aggiuntivi per circa 250 milioni, rispetto ai 100 già previsti dal piano 2008, che si prevede impatteranno principalmente sui risultati di quest'anno e sui relativi target comunicati lo scorso 7 marzo.

BERNABE': I TAGLI DERIVANO DALLA FUSIONE TELECOM-TIM
Le tlc non sono un settore in declino e Telecom può giocare un ruolo di primo piano nella crescita del Paese. Per far questo però non può continuare ad abbassare i prezzi senza tagliare i costi, altrimenti occorrerebbe tagliare gli investimenti. Con queste parole Bernabè ha spiegato in un'intervista al Sole 24 Ore le linee principali del nuovo piano del gruppo.
L'a.d. spiega che i tagli di personale "derivano ancora dalla fusione tra Telecom e Tim, dal processo di integrazione che si era interrotto dopo l'uscita di Marco Tronchetti Provera e che ora è stato riavviato". Per gli esuberi "ci sarà un mix di interventi concordati con il sindacato" con l'obiettivo di "arrivare a una completa integrazione fra fisso e mobile".

Parlando dello sviluppo della rete di nuova generazione, Bernabè ha detto di ritenere che "nel lungo periodo" solo il proprio gruppo possa essere "in grado di coprire l'intero territorio, assolvendo anche agli obblighi di servizio pubblico". "Occorre avviare un percorso con le parti sociali, le Autorità e il governo perché l'Italia non può permettersi di rinunciare allo sviluppo di un'infrastruttura essenziale". "O lo Stato ritiene di sviluppare direttamente la banda larga come in Asia oppure deve usare gli strumenti che ha con condizioni regolatorie e di redditività che consentano agli operatori di svilupparla. Si deve solo decidere su che strada muoversi. Noi siamo disponibili. Ci sono condizioni da discutere con le Autorità e il governo, ma il Paese non può mancare l'opportunità di disporre di queste infrastrutture. Entro il 2015 dovremo avere una copertura adeguata". 

Sul tema delle strategie estere del gruppo, Bernabè ha sottolineato che in Brasil Telecom sta investendo sulla rete di terza generazione e non si "sente in svantaggio", mentre per quanto riguarda l'Argentina, che rimane interessante, il gruppo "preferirebbe rimanere con il socio che già ha".
Secondo Bernabè ,"il video sarà il futuro delle tlc. Lo sviluppo della banda larga sarà trainato dalla crescita del video, ma non credo che il futuro delle tlc sarà quello di diventare società di media", mentre per quanto riguarda La7, per il momento "l'obiettivo è quello di mettere a posto i conti".
Con Telefonica, conclude l'a.d., si sta studiando la possibilità di maggiori sinergie, mentre un'integrazione più stretta con il gruppo spagnolo "non è nell'orizzonte che abbiamo di fronte".

Il gruppo ha anche reso nota la costituzione della "Direzione Domestic market operations" con il compito di integrare la gestione e il controllo delle attuali strutture fisso, mobile e top clients. Obiettivo della nuova direzione, affidata a Oscar Cicchetti, è quello di orientare sempre più al cliente tutti i processi aziendali, con ulteriori efficienze sui costi e sulla capacità competitiva.

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