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Moda a rischio, c'è l'assicurazione

Ecco le proposte per le aziende fashion

03 Giu 2008 - 05:54

Moda "assicurata"? In Italia le aziende sembrano non pensare molto ai rischi che corrono, e contro cui sarebbe utile avere le necessarie coperture. Qualche ipotesi? Gli eventuali danni alle collezioni durante le sfilate, quelli subiti dai prodotti nei punti vendita, ma anche quelli di immagine dovuti per esempio a errori nell'etichettatura dei capi, con conseguente richiamo delle merci.

Tutti casi a cui le imprese che lavorano nel settore fashion sembra pensino proprio poco, vista la scarsa diffusione del servizio assicurativo in questo tipo di business. Ma adesso le proposte di copertura assicurativa cominciano a essere elaborate proprio ad hoc per il pianeta moda. Le aziende fashion possono dunque cominciare a trovare offerte costruite su misura per loro e per le loro esigenze.

Ed ecco dunque che la formula assicurativa per la moda può cominciare a crescere. E avere ottime occasioni di espansione.

FASHION A RISCHIO, PROPOSTE AD HOC
A promuovere questa cultura di risk management si fa avanti la Royal & Sun Alliance Global, che ha elaborato la sua soluzione assicurativa per il settore moda in Italia. Una proposta che considera tutte le eventualità che possono compromettere la catena produttiva che crea o rafforza il valore di un marchio, considerando a fondo le particolarità di un modello di business che ha caratteristiche molto specifiche.

"Il settore della moda si caratterizza per molti aspetti" ha spiegato Claudio Cacciamani, professore all'università di Parma ed esperto del settore durante la presenazione di "Fashion Insurance Solutions" a Milano "tra cui la presenza di diversi distretti produttivi locali composti da piccole e medie imprese con specializzazioni produttive e divisione del lavoro, la presenza di poche grandi e molte piccole imprese (il 90% delle aziende ha meno di 15 addetti) e la disintegrazione delle fasi del processo produttivo. Quindi in caso di business interruption per un sinistro che dovesse pregiudicare la continuazione dell’attività dell’azienda ci sarebbe l’eventualità che vengano a mancare precise fasi del processo produttivo o uno specifico prodotto, oppure che si perda la capacità di quick response. In sintesi: si perderebbero posizioni sul mercato”.

D'altra parte proprio la moda ha per il mercato italiano un'importanza primaria: il fashion è il secondo settore industriale e proprio per questo "il livello competitivo è molto alto mentre il mercato cambia in continuazione" come ha ricordato Andrea Corbino, general manager per Rsa Risk Solutions Italia.

GRIFFE MODA "MULTI-PRODOTTI"
"Le griffe e le aziende di moda tendono a diversificare la produzione per incrementare le vendite, spingendosi in settori complementari quali occhialeria e profumi. Noi in Royal & Sun Alliance siamo quindi consapevoli della complessità dei rischi che tale spinta alla diversificazione produttiva può comportare e del fatto che una perdita di controllo rappresenta un aspetto critico della gestione. Per questo motivo, dopo una lunga e approfondita analisi di questo settore industriale, siamo in grado oggi di proporre una soluzione assicurativa e di risk management esattamente calibrata sui bisogni specifici delle aziende italiane”.

TANTI RISCHI, SCARSA PERCEZIONE
Insomma, la situazione è critica. Eppure sono ancora poche le aziende del settore che hanno coscienza dei rischi che si corrono nel settore. Ad avere la percezione del rischio sono soltanto il 10% tra le principali società quotate del settore fashion. La soluzione proposta prevede la copertura assicurativa dei danni alle collezioni, l'estensione della protezione alla rete dei fornitori, servizi di gestione e mappatura dei rischi legati ai punti vendita, la copertura dei rischi di mis-labelling, con richiamo delle merci e danni di immagine, la copertura della business interruption, monitoraggio e ispezioni su attrezzature e macchinari per ridurre la possibilità di malfunzionamenti o ritardi di produzione, che causano costi e perdite straordinari.

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