Gli inglesi offrono 70 miliardi di euro
Il gruppo britannico Barclays è pronto a mettere sul piatto circa 70 miliardi di euro per rilevare l'olandese Abn Amro, la banca che controlla in Italia Antonveneta e l'8,6% di Capitalia. Dopo varie indiscrezioni, il colosso della City ha infatti ufficializzato di aver avviato le trattative in esclusiva con gli olandesi per esplorare "una combinazione potenziale delle due organizzazioni". Senza rivelare però altri dettagli sull'operazione.
Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Dow Jones, le trattative hanno un carattere esclusivo e preliminare. L'obiettivo è di creare una "partneship altamente complementare".
Nel caso in cui dovesse andare in porto, l'operazione rappresenterebbe la più grande acquisizione nel settore bancario da cui nascerebbe un gigante con attività ad ampio raggio nel mercato "consumer" sparse per il mondo, compresi gli Usa, in quello finanziario (ETF e investment banking) e in quello delle carte di credito. Un colosso europeo, insomma, che "potrebbe competere al meglio con i big statunitensi e asiatici".
E i numeri lo dimostrano. Se il take over dovesse andare in porto, dall'aggregazione tra Barclays e Abn nascerebbe la quinta banca al mondo, la seconda in Europa, con una capitalizzazione di oltre 123 miliardi di euro, con 47 milioni di clienti e 220mila dipendenti in oltre 50 Paesi.
Gli inglesi pur di portare a termine la fusione sarebbero disposti anche a spostare il quartier generale di Barclays Bank da Canary Wharf a Rotterdam. Lo scrive City Am, il free-press finanziario della City di Londra. L'amministratore delegato di Barclays, John Varley, spiega il quotidiano senza citare le sue fonti, ricoprirebbe lo stesso ruolo nel nuovo gruppo, mentre la controparte olandese, Rijkman Groenink, diverrebbe presidente. Nessuna posizione di punta, invece, per Marcus Agius, presidente di Barclays da poco piu' di tre mesi.
Secondo il quotidiano, Varley è così "desideroso" di chiudere l'accordo da decidere che Barclays non necessita più di avere sede in Inghilterra. La mossa, pero', ''potrebbe scioccare impiegati e clienti'', conclude City Am
ANALISTI DIVISI SULL'OPERAZIONE
Valutazioni divergenti da parte degli analisti sull'ultima ipotesi di mega fusione tra Barclays e Abn.
Alcuni osservatori plaudono alla strategicità dell'operazione, pur rilevando che non è priva di rischi e potenziali problemi. Altri, come la banca d'affari JP Morgan, che ipotizza un'offerta fino a 33,5 euro per azione Abn, osservano che potrebbe scatenare una nuova ondata di consolidamenti. Altri ancora mettono in dubbio la logica dell'operazione, rilevando che anche a Barclays potrebbe convenire di più acquistare solo alcuni 'pezzi' di Abn. Con scorpori e cessioni come chiedono alcuni hedge funds azionisti del gruppo olandese.
"Una combinazione delle due banche sarebbe un'ottima opzione strategica. Barclays potrebbe distribuire i suoi prodotti di rilevanza globale avvalendosi di una rete più estesa", osserva James Chappell, analista di Goldman Sachs. Ma non mancano le difficoltà, in particolare sull'effettiva redditività finanziaria dell'operazione e sulla ripartizione delle cariche nei vertici del nuovo gruppo.
Per l'ipotetico take over Jp Morgan si attende un'operazione interamente in azioni, e stima che Barclays potrebbe proporre fino a 33,5 euro per azione Abn per un totale di 64 miliardi.
Ma Barclays non è per forza la migliore candidata per rilevare Abn Amro: "Considerata la diversificazione di Abn e il suo potenziale di ristrutturazione - si legge su una nota di JP Morgan - la logica di un take over potrebbe risultare più consistente per diverse altre banche europee". Piuttosto, se questa transazione dovesse concretizzarsi, JP Morgan si aspetta che scateni una nuova ondata di consolidamenti nel settore, che vedrebbe come bersagli principali Capitalia assieme alla tedesca Commerzbank e alla britannica Lloyds Tsb. Altri, come Simon Adamson, analista di CreditSights, dubitano della logica industriale dell'operazione. "Ci chiediamo se una acquisizione di queste proporzioni sarebbe veramente gradita agli azionisti Barclays", scrive l'analista su una nota. Nel settore retail il gruppo britannico è prevalentemente attivo sui mercati di Gran Bretagna, Sud Africa e Spagna, laddove la banca olandese è posizionata soprattutto su Paesi Bassi, Usa, Brasile e Italia: questo riduce i potenziali benefici da sinergie. Anche per Barclays, conclude Adamson, uno scorporo di alcune attività di Abn da rilevare potrebbe rappresentare un'opzione più attraente.
BARCLAYS NEL MIRINO DEGLI AMERICANI
Oltre al confermato interesse di Barclays per Abn, alcuni analisti americani intervistati da MarketWatch hanno sottolineato anche come la stessa banca britannica potrebbe essere oggetto di mire di acquisizione da parte di colossi finanziari Usa, Bank of America in prima linea.
Secondo Jon Peace, infatti, analista di Fox-Pitt, Kelton, "Barclays potrebbe mostrare una certa apertura verso un'offerta di una banca americana, quale può essere Bank of America".
Tra gli altri colossi finanziari che potrebbero farsi avanti per presentare un'offerta sulla terza banca britannica, ci sarebbe anche Citigroup, sebbene la società abbia precisato di essere maggiormente orientata a puntare sui mercati emergenti.
MarketWatch ha fatto poi anche i nomi di J.P. Morgan Chase, Wachovia e Wells Fargo; di queste, nessuna ha una divisione di attività bancarie a livello retail in Europa; di conseguenza, un'eventuale acquisizione di Barclays permetterebbe a tutte e tre di fare il grande salto. Come se non bastasse, si fa avanti poi anche un'altra ipotesi: quella secondo cui Bank of America e Citigroup potrebbero guardare con interesse non solo a Barclays, ma alla stessa Abn Amro. Per Howard Wheeldon, strategist senior presso BCB Partners, l'ipotesi più credibile è comunque quella che vede Bank of America guardare con interesse a Barclays. "Senza per questo - ha precisato Wheeldon - escludere altri colossi bancari a livello globale".