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Opa su Bnl, c'è l'ok dell'Europa

Ma Bankitalia punta a prendere tempo

28 Apr 2005 - 08:49

Ok da Bruxelles all'offerte del Bbva su Bnl. La commissione europea ha dato il suo via libera in anticipo sulle previsioni. La Banca d'Italia invece prende tempo prima di esprimersi al riguardo. Il governatore Antonio Fazio, che nei giorni scorsi aveva consultato il suo omologo spagnolo, ha chiesto ulteriori chiarimenti all'istituto di credito basco sull'Ops.

Una mossa, fanno sapere fonti finanziarie, che fa slittare i termini per la risposta definitiva all'operazione fino a quando i chiarimenti degli spagnoli non saranno giunti a Via Nazionale.

Bruxelles invece prosegue a tambur battente, dopo aver chiesto sul fronte dell'Antonveneta chiarimenti a Via Nazionale. L'annuncio del via libera sull'Opa su Bnl è stato dato al mercato direttamente dalla banca spagnola spiegando che le autorità di Bruxelles ritengono "l'operazione compatibile con il mercato comune europeo". Il duello a distanza sembra così proseguire e la tempistica, tra le richieste di chiarimenti da parte della Banca d'Italia e il via libera da parte della Commissione Europea, non sembra una coincidenza.

Intanto pare ormai certo che questo sabato si terrà l'assemblea degli azionisti di Bnl, che dovrà rinnovare i vertici della banca e segnerà probabilmente la sfida cruciale fra il Bbva e il contropatto. Dopo il contropatto e la terza lista Popolare di Vicenza-Montepaschi, hanno prenotato la loro partecipazione all'appuntamento di sabato anche gli azionisti del patto guidato dal Bbva, cioè gli spagnoli, Della Valle e le Generali. Alcuni di essi sarebbero più propensi a far svolgere l'assemblea il 21 maggio, in seconda convocazione (sabato c'è, fra l'altro, l'assemblea di Generali) ma non possono rischiare di non esserci in prima battuta. Lo stesso presidente di Bnl, Luigi Abete, ha lasciato intendere che l'appuntamento di sabato potrebbe essere quello decisivo: "E' il giorno di Diego Della Valle" si è limitato a dire Abete, in margine all'assemblea della Tod's "mentre di Bnl parleremo sabato".

Il deposito delle azioni, del resto, dimostra solo che i soci stanno tutti prenotando la loro partecipazione all'assemblea di sabato 30 aprile. Depositare i titoli è infatti condizione necessaria per avere la certificazione della propria quota e dei diritti di voto in assemblea. Ma l'assemblea di Bnl si svolgerà effettivamente questo sabato soltanto se chi ha depositato le azioni effettivamente le consegnerà, e se saranno consegnate azioni per oltre la metà del capitale.

Il patto di sindacato, il contropatto e l'alleanza Mps-Popolare di Vicenza arrivano assieme a oltre il 60% del capitale della banca. Se i fondi d'investimenti e altri investitori istituzionali non depositeranno le azioni, potrebbe bastare il ritiro di uno o due soci forti a far slittare tutto al 21 maggio. Ma l'ipotesi sembra improbabile: l'aver prenotato l'assemblea di sabato è una mossa quasi scontata, vista l'importanza dell'appuntamento. E proprio il ruolo dei fondi potrebbe essere decisivo: nonostante il patto sia accreditato di sette consiglieri su un Cda di 15, un'eventuale voto dei fondi a favore della lista di consiglieri del contropatto potrebbe far ottenere a quest'ultimo la maggioranza.

Nel corso della giornata, si era già intuito che novità sarebbero arrivate da Bruxelles. Un portavoce del commissario Ue alla Concorrenza, Neelie Kroes, aveva però precisato che "finora non è stata ancora presa alcuna decisione" e che la vicenda è "indipendente dalla richiesta di informazioni indirizzata a Bankitalia (sul ruolo di Via Nazionale nella vicenda, ndr)". La Ue infatti avrebbe avuto tempo per pronunciarsi sull'Ops degli spagnoli fino al 3 maggio.