A novembre è stato registrato un calo del 4% contro il -3,7% di ottobre
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Diminuiscono ancora i prestiti bancari alle famiglie e alle imprese. A novembre è stato registrato un calo del 4% contro il -3,7% di ottobre. Si tratta del peggior dato dal giugno 1999. E' quanto segnala l'Abi (l'associazione che raggruppa gli istituti italiani) nel rapporto mensile secondo cui il trend negativo risente dell'andamento dell'economia e della persistente debolezza della domanda.
"La crisi dell'economia reale e il perdurare di un differenziale di rendimenti tra il Btp italiano e il Bund tedesco ancora elevato, pur se in discesa, sono le due cause principali di questa perdurante criticità - ha spiegato Gianfranco Torriero, chief economist dell'Abi -. Difficile immaginare che torni una domanda di credito sana se non ci sarà un riequilibrio macroeconomico e finanziario".
Su i depositi, giù le obbligazioni - Tornano a crescere, nel mese di novembre, i depositi bancari. L'aumento, secondo l'Abi, è pari al 5,7%, a 1.216 miliardi di euro, contro il +5,1% del mese di ottobre. Sempre in calo le obbligazioni, scese del 9,3% rispetto al -9,6% di ottobre, toccando 519 miliardi di euro.
Banche in sofferenza - L'aumento dei fallimenti delle imprese e la recessione portano a un aumento delle sofferenze bancarie, come rilevato dall'associazione di categoria nel suo rapporto mensile: "Quelle lorde hanno toccato ad ottobre quota 147,3 miliardi di euro, 27,5 in più di un anno fa e cento rispetto alla fine del 2007. Il rapporto con gli impieghi è al 7,7%, il massimo da ottobre 1999".
Il trend, per l'Abi, resta dunque negativo. E anche le prospettive non sono molto rosee: "Non bastano variazioni nulle o marginali del Pil e lo spread Btp/Bund, attualmente intorno ai 220 punti base, deve scendere nell'area dei 100 punti base", ha aggiunto Torriero.