A maggio +38% rispetto al 2003
La grande paura è finita e la gente torna a volare. Il terrore di contrarre l'epidemia della Sars, che aveva quasi portato al collasso molte compagnie aeree, sembra un brutto ricordo. Secondo la Iata, l'Associazione internazionale delle aerolinee, il traffico passeggeri è cresciuto a maggio del 38% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Tornano molto battute le rotte orientali, che hanno fatto registrare un aumento del 108% rispetto al 2003.
Ma tutte le rotte hanno dimostrato segni evidenti di ripresa. Complessivamente nei primi 5 mesi del 2004 l'aumento rispetto al 2003 è stato del 19,4% nel traffico passeggeri e del 12,2% in quello merci. E comparando i dati di quest'anno con il 2000, quando la situazione internazionale era stabile, si ottengono comunque dati positivi: + 8,8% passeggeri e + 13,6% merci.
Soddisfatti i vertici della Iata: "L'aumento del traffico è testimonianza della capacità di recupero del settore del trasporto aereo - dichiara Giovanni Bisignani, Direttore Generale and CEO della International Air Transport Association -. Non solo ci siamo completamente ripresi dall'impatto negativo della Sars e della guerra in Iraq, ma tutte le aree geografiche del mondo stanno riportando i livelli del traffico al di sopra di quelli del 2000, considerato l'ultimo anno senza fattori eccezionali di crisi per la nostra industria". Una crescita pari al 3,6% su base annua. E considerando che ogni punto percentuale vale qualcosa come 1,6 miliardi di dollari, i conti sono presto fatti. Crescita che si è dovuta scontrare con l'aumento del greggio: "Ogni dollaro in più sul barile da 33 dollari in su, genera perdite nell'industria del trasporto aereo pari a 1 miliardo di dollari" conclude Bisignani.