Probabile che il governo vari decreto
Alitalia è ferma in Borsa nel giorno che dovrebbe portare la garanzia del Consiglio dei ministri sul prestito-ponte nell'ambito del piano di risanamento della compagnia. I titoli sono dunque sospesi a Piazza Affari in attesa di un comunicato. Intanto ieri il titolo aveva festeggiato l'anticipazione sull'arrivo del decreto di Palazzo Chigi chiudendo a più 3%.
Probabile dunque che proprio oggi il Consiglio dei ministri intervenga con un provvedimento in cui si impegna a offrire le sue garanzie per il prestito-ponte richiesto dalla compagnia per il salvataggio nell'immediato.
Se l'indiscrezione sarà confermata dai fatti, per Alitalia si tratterebbe di una notizia decisamente positiva in quanto, oltre ad avviare l'iter che farà affluire nelle casse della compagnia tra i 400 e i 600 milioni di euro, consentirà lo sblocco di tutta una serie di azioni indispensabili per la sopravvivenza dell'aviolinea.
L'ok formale del governo ad assicurare la garanzia per aprire una linea di credito nei confronti di Alitalia, infatti, dovrebbe consentire l'avvio della trattativa con la Commissione europea per richiedere il via libera all'operazione di salvataggio, analogamente a quanto concesso a Sabena e Swissair. Per farlo il general manager di Alitalia, Giancarlo Cimoli, è da giorni in attesa di poter incontrare il commissario europeo Loyola de Palacio per illustrarle i termini del suo piano di intervento concepito nel rispetto della normativa comunitaria che autorizza unicamente interventi di salvataggio che rispondono a precisi requisiti.
Non solo, la concessione della garanzia dello Stato al prestito ponte necessario per assicurare l'attività della compagnia dovrebbe finalmente sciogliere le perplessita' del revisore Deloitte and Touche a concedere piena certificazione al bilancio 2003 Alitalia. La società di revisione ha infatti espresso alcuni dubbi nei confronti della decisione con cui il Consiglio di amministrazione della compagnia ha redatto il bilancio in continuità aziendale, facendo affidamento a un prestito ponte e a una ricapitalizzazione che, fino ad ora, sono previsti solo sulla carta. Il gesto del governo potrebbe ora convincere il revisore a correggere il suo giudizio, anche in vista del piano industriale della compagnia che potrebbe essere formalmente presentato a breve e che Cimoli dovrebbe illustrare nei prossimi giorni a Bruxelles.
Quanto al provvedimento per il prestito ponte, le prime indiscrezioni parlano di un decreto della presidenza del Consiglio dei ministri, scritto di concerto con i ministeri dell'Economia, delle Infrastrutture e delle Attività produttive: si tratterebbe di un unico articolo con il quale lo stato si impegna a garantire un prestito a breve, e cioè tra i sei e i dodici mesi, per il "salvataggio" della compagnia. Il via libera del governo dovrebbe anche essere utile in vista dell'appuntamento di venerdì quando, in occasione dell'assemblea di Alitalia (slittata in seconda convocazione al 28 giugno), l'azionista-Tesoro sarà chiamato ad approvare il bilancio 2003 della compagnia, facendo suo il punto di vista dell'azienda sull'esistenza dei presupposti per la continuita' aziendale. I vari tasselli necessari al risanamento della compagnia si stanno infatti ricomponendo con il prestito ponte necessario per il salvataggio, il piano industriale per lo sviluppo e, in futuro le alleanze. Il presidente di Air France ha infatti ribadito che la compagnia francese e Klm "sono pronti ad accogliere Alitalia" non appena questa avrà riportato in ordine i suoi conti.
Per i prossimi giorni, infine, è in calendario l'atteso via libera dei piloti all'accordo onte per aumentare la produttività nei mesi estivi. Le parti, che si sono tornate a riunire oggi dopo una sostanziale intesa sui contenuti dell'accordo, si sono infatti aggiornate a mercoledì per un'ultima valutazione sulla quantificazione delle misure ipotizzate, che dovrebbero comportare risparmi per 5 milioni di euro. L'Unione piloti si è dichiarata disponibile ad aumentare la produttività solo a fronte di un "efficientamento e ristrutturazione aziendale" perche', ha detto, "troppe volte i sacrifici fatti sono risultati vani e causa di inefficienze ed incapacità gestionali". Il responsabile della Cisl, Francesco D'Arrigo, ha invece salutato con favore il possibile impegno del governo sul prestito ponte: "Mi auguro che mercoledì ci siano le condizioni sia per il management di pensare al varo di un piano di rilancio e sviluppo dell'azienda sia per i piloti di poter dare il loro contributo al salvataggio dell'azienda".