Vittorio Colao verso poltrona a.d.
Rcs, sul riassetto del gruppo c'è l'accordo di massima tra i grandi soci della holding. L'operazione non sarà facile e gli ostacoli da superare sono parecchi. Ma sul tavolo la scissione c'è e sembra proprio che sia arrivata l'ora di realizzarla. La casa editrice di via Rizzoli sarà dunque divisa in due: da una parte le attività dei quotidiani e giornali, dall'altra quella dei libri. Gemina si prepara a uscire.
Sembra che in prima battuta Cesare Romiti ridurrà la sua quota dal 9 al 4% all'interno della stessa Rcs, per poi azzerarla completamente offrendola in opzione agli altri soci, in cambio di una partecipazione vicina al 30% nella cosiddetta Rcs2. Il titolo in Borsa reagisce bene e riprende la salita, che sfiora il 2% a Piazza Affari.
COLAO E MAURI I CANDIDATI ALLA CARICA DI AMMINISTRATORE DELEGATO
Il nome più accreditato per la carica di nuovo a.d. in via Rizzoli è quello di Vittorio Colao, attuale responsabile Vodafone per il Sud Europa. Ma nelle ultime ore si è fatta strada anche la candidatura di Ernesto Mauri, attuale amministratore delegato di Cairo Editore. Colao, 43 anni di Brescia, ha iniziato la carriera alla McKinsey nel 1986 e prima di approdare a Omnitel Pronto Italia come direttore generale delle operazioni nel 1996, ha avuto una breve esperienza proprio nell'editoria come assistente del direttore generale alla Mondadori. La passione di Colao per la telefonia mobile (in Vodafone ricopre anche la carica di responsabile per il Sud Europa), tuttavia, è nota e potrebbe pesare nella sua scelta. Quanto a Mauri, in pochi mesi di attività ha saputo rivitalizzare la Cairo Editore riposizionando le testate esistenti e varando anche un settimanale familiare di grande successo come "Dipiù". Mauri è stato anche direttore editoriale alla Rusconi e direttore generale della Mondadori periodici ed è stato l'autore della leadership di mercato di molte testate periodiche del gruppo di Segrate. Infine Mauri ha anche avuto un'esperienza televisiva, come amministratore delegato di Tmc e, per la breve stagione di Roberto Colaninno a Telecom Italia, di "La7". Prima di approdare a Cairo editore, Mauri ha ridisegnato e rilanciato, come amministratore delegato, la Buffetti.
A PIAZZETTA CUCCIA ARRIVA ANCHE MORCHIO
E se i lavori procedono a tappe forzate, in mattinata in piazzetta Cuccia è arrivato anche l'ex amministratore delegato Fiat Giuseppe Morchio, che è entrato nella sede di Mediobanca senza rilasciare dichiarazioni. Nel pomeriggio in piazzetta Cuccia è arrivato anche l'amministratore delegato di Rcs MediaGroup Maurizio Romiti.
"E' stata tracciata una road map per arrivare alla soluzione" hanno osservato alcune fonti vicine alle trattative. "Restano gli aspetti tecnici, ci saranno nuovi incontri".
Il riassetto della casa editrice del "Corriere della Sera" ha intanto coinvolto un esercito di professionisti, dagli avvocati scesi in campo a fianco degli interessati, ai consulenti finanziari. In una maratona di incontri durata oltre dodici ore sono stati visti al lavoro in Mediobanca i big del settore: da Sergio Erede a Michele Carpinelli, a Roberto Poli, presidente dell'Eni, indicato nella veste di commercialista di Gemina.
PROBLEMA CONCAMBI
Uno dei nodi ancora da sciogliere sul piano finanziario è quello dei concambi, sui quali da più parti è stata chiesta una perizia. A questo proposito è attesa a breve la convocazione di un Cda, il quale dovrà a sua volta formalizzare un mandato a un advisor per la valutazione dei rapporti di cambio relativi alla scissione. A livello industriale, almeno secondo le indiscrezioni circolate sul dossier prodotto da Goldman Sachs, la separazione tra le attività editoriali è stata valutata come una via praticabile.
Il riassetto societario si sovrappone, come è noto, al rinnovo del Patto di sindacato, in scadenza naturale il prossimo 30 giugno, che si avvia ad accogliere con quote ancora da definire tre nuovi azionisti: Salvatore Ligresti, Diego Della Valle e Francesco Merloni. Tema quest'ultimo oggetto in giornata di un ennesimo confronto tra azionisti in un incontro che ha seguito a stretto giro l'assemblea del Patto tenuta domenica sera. Se da un lato il debutto dei tre nuovi componenti nell'organo di governo della holding del "Corriere della Sera" appare ormai scontato, dall'altro sarebbe ancora in corso un'attenta valutazione sugli equilibri e sugli effetti che l'allargamento potrebbe produrre.