Una "sorpresa" che è poco chiara
di Carlo Maria Lomartire
Luca Cordero di Montezemolo assicura che la chiamata della famiglia Agnelli a presiedere la Fiat, è arrivata, sabato scorso subito dopo i funerali di Umberto, "assolutamente inattesa". Gli crediamo, perchè Montezemolo è un gentiluomo e un uomo d'onore. Altrimenti dovremmo pensare che nei giorni in cui si faceva eleggere presidente di Confindustria già sapeva della possibile prossima nomina al vertice del principale gruppo industriale italiano.
Infatti in quei giorni che la morte di Umberto Agnelli non fosse lontana lo sapevano tutti, almeno tutti coloro che frequentavano la famiglia. Perciò è immaginabile - sarebbe incredibile il contrario - che i principali azionisti della Fiat si fossero già posto il problema della successione. Ma evidentemente senza risolverlo, o senza parlarne col patron della Ferrari. Le cui dichiarazioni fanno quindi pensare ad una decisione istantanea presa solo immediatamente dopo i funerali. Strano, inconsueto ma possibile.
E daltra parte che sia andata proprio così sembrerebbe confermarlo la razione durissima e irosa dellamministratore delegato Giuseppe Morchio, con le folgoranti dimissioni. Morchio evidentemente proprio non se laspettava e chiedeva per sé tutto il potere. Pretesa che però forse qualcuno aveva dato limpressione di assecondare, altrimenti non si spiegherebbe una delusione tanto cocente e rabbiosa.
In ogni caso, se Montezemolo avesse avuto anche solo sentore della possibilità di salire al comando del Lingotto, bene avrebbe fatto a parlarne ai suoi elettori per quellaltra presidenza per la quale era ufficialmente in corsa, quella della Confindustria. Sarebbe stato corretto, secondo lo stile del candidato, informarli che stavano per eleggere non il capo della Ferrari ma quello della molto più impegnativa Fiat.
Comunque in questa storia cè qualcosa di poco chiaro. Qualcosa che sa di improvvisato e di precipitoso. I tempi strettissimi, la reazione di Morchio, le dichiarazioni di Montezemolo... Forse col tempo capiremo qualcosa di più. Intanto registriamo i voti entusiasticamente favorevoli al nuovo bi-presidente da parte di esponenti dei sindacati, del centrosinistra, dellinformazione "progressista". Un entusiasmo peloso e strumentale e che domani potrebbe rivelarsi imbarazzante per il destinatario. Un manager intelligente e abile come Montezemolo dovrebbe cogliere la prima occasione per smarcarsi. Almeno un po.