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La polmonite killer fa bene a 3M

Il gruppo vende mascherine anti-Sars

06 Mag 2004 - 00:51

Di Big Trader

Se la nuova e tremenda forma di polmonite che viene da Hong Kong spaventa ormai milioni di persone nel mondo e rischia di mettere in ginocchio l'economia del Sud-Est asiatico, c'è a chi la Sars finisce con fare del bene. Parliamo della multinazionale americana 3M che produce mascherine protettive per il viso. Il giro d'affari dell'azienda si era già impennato con l'allarme antrace ed ora, con la polmonite killer, i ricavi potrebbero conoscere una nuova escalation. E in Borsa c'è già chi, ovviamente, comincia a fare le sue scommesse.

Così, mentre Hong Kong, da sempre di fatto punta avanzata del capitalismo occidentale nel “continente giallo”, rischia di essere trascinata dalla Sars in una crisi economica senza precedenti, mentre il sistema cinese, che ora aveva cominciato a correre davvero, teme un improvviso e drammatico stop al suo processo di sviluppo, gli ordinativi per il colosso 3M cominciano a crescere. Questo “big” dell’industria Usa esporta praticamente in tutto il globo e produce un po’ di tutto: dai dischetti per personal computer fino, appunto, alle mascherine per il viso. Ad Hong Kong e in generale in tutta l’area asiatica, per esempio, la 3M già è presente in forza con tutto il suo catalogo di prodotti.

Quando esplose in pieno l’allarme antrace negli Stati Uniti, l’amministrazione americana proprio a questa importante società ordinò larga parte delle mascherine che furono poi consegnate ai dipendenti postali. Ora la 3M si prepara a nuovi picchi di richieste, che saranno innescati soprattutto, ovviamente, dal mercato asiatico. Ci sono da vendere tantissime mascherine, in primis alle strutture sanitarie e ai servizi di tipo pubblico. Ma, pure l’Occidente, cominciando dal settore delle compagnie aeree, dovrebbe contribuire a riempire le casse della azienda Usa. Insomma, per la 3M questa polmonite killer rischia di diventare un grande affare.

E, come sempre in questi casi, i mercati finanziari, abituati a scommettere davvero su tutto, tendono a “fiutare” con grande velocità il “new business”. Dunque, la 3M finisce, dritta dritta, sulla “agendina” dei trader, come società da tenere sotto stretta e continua osservazione. Un po’ come i casi sospetti di Sars, ma, in questo caso, la finalità è molto diversa!