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Benzina troppo cara: ci vuole bonus

I consumatori chiedono sconto fiscale

05 Mag 2004 - 21:25

Benzina troppo cara, i consumatori chiedono subito un bonus fiscale che sconti il carburante di 0,075 euro, cioè circa 150 lire al litro. A pretendere un intervento urgente da parte del governo è l'Intesa dei consumatori, che aggiunge anche una domanda di riduzione dell'Iva sul gas del 10%. a rivolgersi al governo sono state Codacons, Adusbef, Federconsumatori e Adoc.

Le associazioni hanno realizzato una nota congiunta in cui ricordano che "il conflitto ormai alle porte produrrà un ulteriore aumento del prezzo del petrolio che andrà a incidere pesantemente sui bilanci delle famiglie italiane".

"Farà salire il costo della luce e del gas, riverberando i suoi effetti sull'inflazione e contribuirà a depauperare i redditi dei consumatori con un consistente incremento delle entrate fiscali".

L'Intesa ribadisce così la sua richiesta "ai ministri economici dell'attuale governo, chiedendo un intervento immediato" attraverso la reintroduzione di un bonus fiscale sull'esempio di quello "già erogato tre anni fa dal precedente governo".

E da Palazzo Chigi arriva una risposta che, seppur interlocutoria, lascia spazio a qualche speranza. Il governo non ha infatti ancora preso nessuna decisione in merito a un possibile bonus fiscale che freni gli aumenti del prezzo della benzina ma, secondo quanto ha detto il viceministro dell' Economia, Mario Baldassarri, "ci stiamo pensando".

Baldassarri, a margine di un convegno Ceis-Q8 sull'energia, ha tuttavia sottolineato che "se le condizioni sul mercato petrolifero dovessero rientrare rapidamente nella normalità, altrettanto rapidamente potrebbero rientrare i prezzi della benzina, quindi il problema non dovrebbe porsi".

Intanto però continuano i ribassi sui listini dei prezzi dei carburanti: Esso ha annunciato una riduzione di 0,010 euro al litro per la verde, che passa a 1,101 euro e di 0,003 euro per il gasolio (a 0,957). Sconti anche alla Erg (meno 0,006 euro) mentre, grazie al calo delle quotazioni petrolifere sulle principali piazze mondiali, hanno già ritoccato al ribasso la Q8 (meno 0,010 euro) e l'Ip (meno 0,002).

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