"Rete strategica per l'Italia. Non la vogliamo perdere". Catricalà: noi avvertiti a cose fatte
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La rete Telecom è di "interesse strategico per l'Italia". A sostenerlo è il presidente del Consiglio, Enrico Letta, il quale garantisce quindi che "saremo molto, molto attenti: non vogliamo perdere su questo aspetto strategico dell'operazione". L'altro nodo essenziale nell'operazione è poi "il livello degli occupati in Telecom Italia, che deve essere mantenuto".
In un'intervista a Bloomberg Tv, il premier ammette però che "non ci sono problemi di barriere, né altro, come problemi di passaporto, per quanto riguarda i capitali".
Catricalà: "Rete si può separare per legge, meglio con progetto società" - Duro il commento sul caso Telecom del viceministro delle Comunicazioni, Antonio Catricalà, che in un'audizione al Senato ha detto: "Il governo è stato avvertito a cose fatte", riferendosi al riassetto Telecom. Poi, Catricalà ha aggiunto: "Meglio sfruttare l'occasione e andare avanti con il progetto di scorporo della rete messo a punto dalla società. Certamente si può fare per legge la separazione societaria, quello che non si può assolutamente fare è un esproprio senza indennizzo".
"Gli spagnoli non imporranno le loro leggi" - Catricalà ha quindi ha messo le mani avanti avvertendo che "gli spagnoli dovranno confrontarsi con noi. Non è che comprano una società e impongono le loro leggi. Finora i rapporti sono stati eccellenti e penso che lo resteranno. Bisogna trasformare quella che sembra una difficoltà in una opportunità".
"Abbiamo le mani libere" - "Come non hanno detto niente a Bernabè - ha aggiunto - così hanno fatto con noi, volevano farla nel loro legittimo privato. Siccome non siamo stati informati abbiamo le mani libere, perché nessuno ha detto sì. Questa è la parte buona della medaglia che non si presenta buona". E ancora: "I servizi sono da sempre attenti sulla rete, perché da lì passano informazioni di tutti i tipi, anche sensibili, quindi se ci fosse un problema di questo tipo sarebbe anche più facile la soluzione auspicata in alcuni ambiti di palazzo Chigi, quindi sarebbe un bene".
Letta: "La riforma dell'Imu non è stata una concessione a Berlusconi" - Nell'intervista a Bloomberg, il premier ha poi parlato di tasse ed economia, assicurando che la cancellazione dell'Imu sulla prima casa "non è stata una concessione fatta a Berlusconi" e sottolineando che "l'ho fatta perché ne ero convinto, era nel mio programma ed era una riforma".
"Tagli, crescita e privatizzazioni nel piano del governo" - "Dobbiamo tagliare la spesa, dobbiamo crescere e dobbiamo fare le privatizzazioni", ha detto ancora il premier sul futuro programma del governo, ribadendo l'impegno a mantenere il deficit sotto il 3% del Pil. L'obiettivo, ha assicurato, sarà raggiunto attraverso una correzione di bilancio e tagli alla spesa. Nessun commento sull'eventuale stop all'aumento dell'Iva.
Napolitano ha ricevuto Franco Bernabé - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto, per un colloquio privato, il presidente di Telecom Italia Franco Bernabé. Il colloquio, dopo che Bernabé era stato sentito in Senato, si è svolto attorno alle ore 13.00, ora in cui il manager è stato visto entrare nel palazzo del Quirinale.