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Bonanni: si riducano le tasse a chi assume Letta: insieme per mettere al centro il lavoro

Il leader Cisl: "Bene il decreto del fare, ma le decisioni non siano calate dallʼalto"

LaPresse

"La situazione economica e sociale nel Paese è al limite del collasso. Occorre una svolta". L'appello arriva dal segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che ha aperto il XVII congresso federale. "L'obiettivo è uno shock fiscale finalmente positivo, un taglio forte delle tasse" sui redditi da lavoro e pensione per le imprese che assumono e investono. E Letta risponde: "Mi aspetto un sindacato inflessibile". 

Il leader della Cisl commenta anche il "decreto del fare", promuovendolo sì, ma a patto che non si tratti di decisioni calate dall'alto. "Se il governo pensa a un 'decreto del fare' - avverte - noi rispondiamo: bene. Ma facciamolo insieme! Anche per scongiurare gravi errori, come accaduto. Diciamo subito che le decisioni non potranno essere calate dall'alto, senza un confronto sociale". A cominciare, sottolinea, dal mercato del lavoro.



Avvertimento al governo - E proprio sul mercato del lavoro, riprende il segretario Cisl, "il governo deve esercitare una saggia funzione di indirizzo e di coordinamento, lasciando però alle parti sociali e alla contrattazione la regolazione autonoma delle materie del lavoro, proprio per evitare il lievitare di posizioni ideologiche, presenti nella stessa maggioranza. Posizioni che oggi risulterebbero 'tossiche' nei confronti del lavoro italiano". E ribadisce: "Inutile cambiare di nuovo le norme per legge".

Letta: "Il sindacato sia inflessibile" - E il premier Enrico Letta accoglie positivamente i rilievi di Bonanni, dicendo che "il ruolo del sindacato e della Cisl sarà decisivo e fondamentale. Troverete in noi non solo un interlocutore ma un riferimento per camminare insieme nella logica di autonomia, ognuno nel suo campo. Mi aspetto un sindacato inflessibile che sia in grado di ricordare ogni minuto la centralità del lavoro".



Il nodo fisco - La "madre di tutte le battaglie, madre di tutti i nostri guai - continua Bonanni - rimane la questione fiscale. Bisogna ridurre le tasse sui redditi da lavoro e pensione. Ma anche alle imprese che investono e assumono i giovani e i disoccupati. Dobbiamo farlo subito per dare una spinta forte all'economia ed ai consumi. Lo diciamo al presidente del Consiglio Letta e ai partiti che lo sostengono. E gli diciamo anche che occorre introdurre un nuovo assegno familiare e il credito di imposta per gli incapienti".

Le risorse, sottolinea il leader della Cisl, "possono venire dalle 'flessibilità' che l'Unione europea deve concederci, dal risparmio sugli interessi con la discesa dello spread e dalla riduzione delle troppe agevolazioni fiscali e detrazioni senza alcuna finalita' sociale. Si devono anche tassare di più i grandi patrimoni immobiliari e finanziari. E dobbiamo vendere il patrimonio del demanio pubblico".

Ma il governo, prosegue, "deve bloccare ulteriori aumenti delle tasse locali. Non è possibile continuare così. Ci vuole finalmente un coordinamento tra tassazione nazionale e locale". E ancora, Bonanni insiste sulla necessità di "incrementare le pene per gli evasori" fiscali.