Per il ministro Balduzzi sarebbe insostenibile spenderne altri 2 mld nel 2014 (previsti dalla manovra Tremonti). "Trovare una risoluzione spetta al prossimo governo", ha ribadito
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Gli italiani hanno pagato nel 2012 di tasca propria circa 4,4 miliardi di euro di ticket tra farmaci, visite, esami e accessi al pronto soccorso. Secondo il preconsuntivo 2012 in ambulatori e ospedali pubblici l'aumento è stato del 13%, passando da 1,3 a 1,5 miliardi. Per i farmaci la spesa è di poco più di 2 miliardi di euro mentre per visite ed esami in strutture private, ma convenzionate con il Ssn, i ticket sono costati 755 milioni di euro.
Per il ministro della Salute "quello sui ticket è un allarme che ho lanciato da tempo". " Sono infatti insostenibili per i cittadini e per il Servizio sanitario", ha aggiunto. Perché accellerebbe "una tendenza che già esiste a rivolgersi al privato-privato". E se è vero che chi si rivolge al privato ''non grava sul servizio pubblico'' è altrettanto vero che ''il sistema ha bisogno di organizzarsi'' e che una 'fuga' verso il privato ''rischia di mettere in forse le caratteristiche proprie del nostro sistema, l'universalità e la globalità della copertura''.
Peraltro, ''anche alla luce di quello che si sta verificando sui ticket esistenti non è nemmeno detto che altri ticket possano concorrere all'equilibrio'' della finanza pubblica. Seguendo i principi di ''economicità, equità ed efficienza'' il sistema della compartecipazione ha bisogno di una riforma, ''ticket, franchigia, quel che si vuole, purché si prenda una decisione. Non lo possiamo più fare noi ma certamente metteremo a disposizione del prossimo governo il frutto del nostro lavoro''.