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Cipro, prelievo forzoso del 37,5% sui maxi conti

Stangata per i depositi oltre i 100mila euro nella banca di Cyprus. A rischio anche gli interessi

Ap/Lapresse

La banca di Cyprus ha fissato al 37,5% il prelievo forzoso sui conti oltre i 100 mila euro presso il proprio istituto. Lo ha annunciato la tv statale cipriota, poche ore dopo la revoca, da parte della Banca centrale di Cipro, delle restrizioni sui pagamenti domestici con carte di credito.

Saltano anche gli interessi - La misura, che sarà annunciata ufficialmente sabato, secondo alcune fonti dovrebbe prevedere una 'tassa' del 37,5% sui maxi conti, ma il valore sarà convertito in azioni della banca. La stangata tuttavia sarebbe ancor più indigesta perché anche sul restante 62,5% potrebbe scattare il rischio di 'non fruttare': la misura comporterebbe infatti il non pagamento degli interessi su una quota del 22,5% del conto e la regolare corresponsione della rendita sul restante 40%, ma solo in caso di buon andamento dei conti della Banca.

Anastasiades: "Non usciremo dall'euro" -
Il provvedimento rientra nell'accordo raggiunto nei giorni scorsi dal governo di Nicosia con l'Eurogruppo per cercare di salvare il Paese dalla bancarotta. Una mossa anticipata al termine di una giornata partita quasi in sordina, con la riapertura regolare delle banche, ma poi subito accesasi con il presidente Nicos Anastasiades che ha ribadito con forza che l'isola non ha alcuna intenzione di uscire dall'euro ed ha duramente criticato le autorità bancarie, cipriote ed europee, per aver consentito che venisse finanziata una banca - la Laiki Bank - che adesso sarà oggetto di un "fallimento controllato" prima di venire assorbita in parte dalla Bank of Cyprus.

Restano limitazioni sul contante - Nel tardo pomeriggio poi sono state revocate le misure che limitavano i pagamenti con carte di credito all'interno del Paese mentre restano in vigore le limitazioni per l'uso delle carte all'estero. I prelievi di contante rimangono però ancora bloccati a 300 euro al giorno a persona come pure i bonifici verso altri Paesi non possono oltrepassare i 5.000 euro al mese e chi deve andare all'estero non può portare con sé oltre 1.000 euro in contanti pena il sequestro all'aeroporto della somma in eccesso.