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Cipro, il presidente presenta un piano B

Il presidente cipriota, Nicos Anastasiades, presenterà ai partiti un piano B per uscire dalla crisi. Il piano prevede un prelievo forzoso nei depositi bancari superiori ai 100 mila euro. Per Anastasiades la decisione deve essere presa giovedì

Ansa

Bruxelles ha deciso di aspettare che Cipro presenti una proposta alternativadopo la bocciatura di quella europea. E la risposta del presidente Nicos Anastasiades non si è fatta attendere: tra poche ore annuncerà ai partiti un piano B che, secondo la tv pubblica dell'isola, prevede il prelievo forzoso solo sui depositi bancari superiori ai 100 mila euro. Anastasiades chiederà anche che una decisione venga presa in giornata.

Anastasiades: "Prendere una decisione giovedì" - Secondo l'agenzia stampa cipriota Cna, il presidente Nicos Anastasiades ritiene che, se i partiti daranno il proprio assenso, una decisione sul nuovo piano per il salvataggio del Paese debba essere presa già giovedì in giornata dal Parlamento. Il piano, secondo la tv pubblica cipriota, prevedrebbe il prelievo forzoso sui conti correnti, ma solo su quelli sopra i 100 mila euro. Il piano precedente che imponeva una tassa anche sui conti dei piccoli risparmiatori, sotto i 100 mila ero, era stato bocciato ieri.

Bruxelles ha chiesto a Cipro un nuovo piano - In giornata dalla Commissione europea avevano dichiarato che "ora sta a Cipro presentare un'alternativa rispettando i parametri sul finanziamento e sulla sostenibilità del debito decisi sabato scorso". L'esecutivo Ue precisa anche che nel suo piano era stata preferita una soluzione che salvasse i depositi sotto i 100mila euro, soluzione che però inizialmente era stata rigettata dalle autorità cipriote.

Le critiche di Parigi - Intanto, se forti critiche sono arrivate da Parigi al piano di salvataggio di Bruxelles, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha detto: "Cipro è un nostro partner nella zona euro e perciò è nostro dovere trovare una soluzione".

Van Rompuy: la situazione preoccupa tutta l'Europa - Il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy ha detto che nell'Unione europea "siamo tutti molto preoccupati" per la situazione che si è venuta a creare a Cipro. Riferendo al Parlamento, Van Rompuy ha anche assicurato che sta "seguendo da vicino" un caso in cui "l'incertezza" va "affronata al più presto possibile". Inoltre, ha sottolineato che il no del Parlamento di Nicosia all'accordo sul debito è "dannoso per gli stessi ciprioti", ribadendo che Bruxelles può garantire aiuti fino a dieci miliardi al Paese.

Il ministro cipriota a Mosca - Mercoledì, il ministro cipriota delle Finanze Michalis Sarris si è recato a Mosca, dove spera di ottenere altri soldi in prestito per superare il rischio bancarotta. A Nicosia ci si augura che la Russia conceda al Paese un'estensione del credito da 2,5 miliardi di euro accordato nel 2011, finanziamento che i ciprioti dovranno finire di rimborsare entro il 2016.

Banche chiuse fino a martedì - Intanto, le banche cipriote prolungano ulteriormente la chiusura. Gli sportelli resteranno chiusi fino a martedì prossimo. Lo ha reso noto la Banca centrale.

Schulz: "Paghino i ricchi" - A Cipro non va imposto "un fardello ingiusto" sulle spalle "della gente comune e delle piccole imprese", sottolinea il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz secondo il quale, dopo il no del Parlamento, "bisogna rinegoziare" affinché paghino "coloro che possiedono di più" senza penalizzare "quelli che hanno poco o niente". Inoltre, Schulz giudica un errore dell'Eurogruppo quello di aver tenuto la riunione su Cipro "a porte chiuse". "Non è molto chiaro - dice - chi ha proposto cosa e in quale momento".