Legge stabilità

Legge di stabilità, si punta a salvare le detrazioni

Lavoro e famiglia restano in primo piano

03 Nov 2012 - 11:53
 © Ansa

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Lavoro e famiglia restano in primo piano e si studiano misure di sostegno che nel 2013 potrebbero contare su 2 miliardi di euro complessivi, un mld sul lavoro e un mld sul fronte sociale. Si lavora dunque in queste ore alla rimodulazione degli interventi fiscali nella legge di stabilità e spunta anche un'ipotesi di salvare interamente detrazioni e deduzioni. Dopo aver infatti deciso di eliminare la retroattività dei tagli (tetti e franchigia), si verifica ora se sia possibile eliminarli del tutto.

''Vediamo se riusciamo ad eliminare del tutto il tetto e la franchigia'', dice uno dei relatori alla Legge di Stabilità, Pierpaolo Baretta (Pd). La misura vale 1 miliardo di euro e quindi si dovrà valutare se eliminare il taglio, andando incontro alle famiglie, o invece mantenerlo per destinare le risorse comunque ai ceti più deboli, dai non autosufficienti alle famiglie numerose. ''In ogni caso cercheremo di togliere il tetto almeno alle detrazioni sui mutui'', riferisce ancora Baretta spiegando che altrimenti le detrazioni sugli interessi sui mutui rischiano di assorbire tutti gli sconti fiscali previsti a favore delle famiglie.

L'altro fronte sul quale si sta lavorando è quello del taglio al cuneo fiscale. Le risorse sulle quali si sta ragionando per questo sono ''intorno a 1 miliardo di euro'' nel 2013 e almeno il doppio per il 2014, dice sempre il relatore. L'emendamento è tuttora allo studio ma il taglio sarà ''mirato, selettivo''. Baretta anticipa che ''dovrà restare il tetto ai 55.000 euro di reddito, altrimenti l'intervento, se troppo esteso, rischia di essere vanificato''. Nel 2014 si potra' contare invece, sempre per il taglio del cuneo, su circa 2 miliardi di euro e dunque sara' possibile porsi il problema degli autonomi e ipotizzare anche sgravi sull'Irap, in particolare sulla componente legata al costo del lavoro.

Intanto il Pdl preme per modifiche anche su altri fronti, in particolare quello dei tagli agli organici delle forze di polizia. Senza una marcia indietro su questo ''la legge di stabilità resta non votabile'', afferma il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri. Le compagnie di assicurazione lamentano invece l'aumento dell'acconto sulle riserve tecniche e chiedono a Governo e Parlamento, di ridurre ''l'aggravio'' ad una una tantum per il solo 2013.

Nel frattempo il Tesoro rende noti i dati sul fabbisogno, migliorato nei 10 mesi del 2012 di 2,4 miliardi (a 58,5), nonostante il boom registrato ad ottobre con oltre 13 miliardi di disavanzo, legati anche ai versamenti al fondo di stabilità europeo ESM. Il dato comulato dei 10 mesi, specifica il ministero dell'Economia, è comunque in linea con gli obiettivi di fine anno.

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