Legge di stabilita'

Legge di stabilità, nessuno slittamento nel taglio a detrazioni e deduzioni fiscali

Il governo Monti smentisce le indiscrezioni sul rinvio dell'alleggerimento delle agevolazioni

15 Ott 2012 - 21:14
 © LaPresse

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Il governo ha smentito le indiscrezioni sulla legge di stabilità che parlavano di un possibile slittamento dell'alleggerimento delle agevolazioni fiscali al 2013. L'esecutivo, fanno sapere fonti vicine a palazzo Chigi, non prevede alcuna modifica alla legge relativamente alla cosiddetta retroattività dei tagli delle detrazioni e delle deduzioni fiscali.

L'ipotesi circolata in giornata parlava di un possibile rinvio al 2013 della norma, prevista nella legge di stabilità, che introduce retroattivamente i tagli delle detrazioni. Un provvedimento che, invece, garantirà maggiori entrate per 1,156 miliardi di euro, come emerge dalla relazione tecnica che accompagna il ddl. Perdita di 3,280 miliardi, invece, dalla decisione di alzare di un solo punto l'Iva e di 4,1 miliardi per il calo dell'Irpef.

Nessuno slittamento al taglio degli sconti

Nessuna modifica, quindi, dei punti della legge di stabilità più contestati dai partiti che sostengono Monti. In particolare si era parlato di rinviare la norma che introduce retroattivamente i tagli delle detrazioni. Sia il rinvio del tetto di 3.000 euro per le detrazioni, sia la franchigia di 250 euro per detrazioni e deduzioni (che comunque non avrebbe toccato le spese sanitarie, le spese per le ristrutturazioni e quelle per gli interventi per il contenimento dei consumi energetici). Tra le possibili modifiche, si ipotizzava, anche la stretta sui benefici per i permessi ai dipendenti pubblici che hanno parenti disabili. Mosse che, secondo la Relazione tecnica che accompagna la legge di stabilità, costerebbero 1,156 alle casse dello Stato.

Calo Irpef vale 4,1%
Sempre secondo la Relazione tecnica, la misura del calo delle prime due aliquote Irpef di un punto costerà, nel 2013, 4,1 miliardi di euro, 6,5 miliardi nel 2014 e 5,8 miliardi nel 2015.

Iva al 21% -3,280 mld
L'aumento di 1 punto di Iva, anziché di 2 punti come inizialmente previsto, per le aliquote al 21% e al 10% comporterà per lo Stato una perdita di gettito di 3,280 miliardi di euro.

50 mld da stretta permessi dipendenti Pa
Nella Relazione tecnica si calcola anche che ammontano a 49,8 mln i risparmi che si otterrebbero con la stretta ai permessi della 104 per i lavoratori pubblici che assistono un parente disabile. In pratica, la norma tagliava del 50% lo stipendio per i tre giorni di permesso previsti per assistere un figlio o una moglie disabile ed escludeva il permesso per assistere i genitori. Ma tale riduzione era stata ritenuta incostituzionale dal Presidente della Repubblica perché creava uno squilibrio permessi rilasciati ai lavoratori del settore privato.

Fornero: "Cose che non piacciono neanche a me"
Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha precisato tuttavia che il governo sta ancora discutendo sulla legge di stabilità. "Ci sono alcune cose che personalmente non piacciono neanche a me", ha esternato il ministro aggiungendo "credo che si possa correggere qualcosa, in particolare sulle questioni che riguardano le politiche sociali".

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