"L'esecutivo - ha detto Squinzi - non ci può chiedere di fare delle cose e poi defilarsi"
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Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, risponde alle affermazioni del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, secondo cui "non si potrà parlare di un programma di riduzione fiscale" entro la fine del mandato. "Mi auguro che questo non succeda - ha detto Squinzi -, sarebbe una grande perdita di credibilità per il governo Monti. Ognuno fa il proprio dovere - ha aggiunto -, l'esecutivo non ci può chiedere di fare delle cose e poi defilarsi".
"Sinceramente non staremo zitti in questa situazione - ha ribadito Squinzi -: ognuno fa il proprio dovere, noi siamo pronti a impegnarci a fare tutto quello che dobbiamo fare". Nessuna ipotesi, al momento, per mettere in campo forme di protesta. "Parlare di forme di lotta è difficile, però faremo notare questo tipo di incongruenza. Mi auguro, e lo spero, che questo non succeda, altrimenti sarebbe una grossa perdita di credibilità per il governo Monti".
Decreto sviluppo, "è abbastanza timido"
Il presidente di Confindustria ha poi attaccato il decreto sviluppo. Intervenendo all'assemblea dell'Unione Industriali della provincia di Pavia, ha sottolineato: "Trovo tutto abbastanza timido. Lo considero un aperitivo, c'è molta timidezza: dobbiamo accelerare il passo", perché quella che riguarda lo sviluppo del Paese "è la madre di tutte le riforme". Se sul lato del taglio dei costi della politica Squinzi ha preferito non esprimersi, rinviando un giudizio dopo valutazioni più approfondite, mentre sulla parte relativa alle infrastrutture ha ripetuto: "E' troppo timido".