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Imu, Roma prima per il pagamento dell'imposta

Un miliardo e 786mila euro di gettito dalla capitale che supera Milano e Torino. Ma la vera stangata è a dicembre quando si aggiungeranno le percentuali di imposte dovute ai Comuni.

Dal Web

Roma ha versato oltre 1 miliardo di euro per l'Imu, quasi quanto Milano e Torino messe assieme. Lo sanciscono le tabelle del ministero del Tesoro. Gli abitanti della capitale e dei Comuni della provincia hanno versato un miliardo e 786.735 euro, mentre Milano e Comuni dell'hinterland registrano una somma che sfiora i 681 milioni. In coda le province di Vibo Valentia (11,16 milioni) e Isernia (11,4 milioni).

Le tabelle del ministero scorporano il gettito della nuova tassa sugli immobili provincia per provincia, rivelando anche che dei 9,6 miliardi incassati a giugno, 3,95 vanno allo Stato, con una percentuale superiore al 41%. Tornando ai dati emerge che la provincia di Torino, al terzo posto, ha pagato poco più di 428 milioni.

La realtà del patrimonio immobiliare privato italiano che salta agli occhi esaminando le somme versate in province come Ogliastra, 5,05 milioni, e Medio Campidano, 7,78 milioni, è molto variegato. Così, una provincia affollata come Napoli ha versato 317,6 milioni, ma una non meno densa di case come Palermo ne ha pagati poco più di 110. Ben più alto il gettito ricavato da Genova e provincia (214,86 milioni), Bologna e Comuni della provincia (213,5 milioni) e dalla provincia di Brescia (poco più di 205 milioni).

A scorrere la tabella emerge poi che l'Imu versata dagli abitanti di Venezia e provincia (139,06 milioni) è inferiore a quello della provincia di Verona (166,97 milioni). Mentre le case di Firenze e provincia hanno dato un gettito (189,5 milioni) di poco superiore alla provincia di Bari (175.59 milioni) e a quella di Bergamo (poco più di 170 milioni).

Como e le ville che costeggiano l'omonimo lago hanno versato 123,4 milioni, mentre le abitazioni e i capannoni della provincia di Monza e Brianza hanno fatto spuntare una somma superiore a 127 milioni. Sopra i 100 milioni restano ancora le province di Padova (170 milioni) Vicenza (150,1 milioni), Treviso (139 milioni), Varese (131 milioni) Salerno (114 milioni), Trento (112 milioni), Modena (108,9 milioni), Catania (108,5 milioni) e Bolzano (108 milioni).

Sotto i 20 milioni, invece, Isernia (11,4 milioni), Vibo Valentia (11,16 milioni), Crotone (11,6 milioni), Enna (12,4 milioni) Carbonia Iglesias (12,66 milioni), Oristano (14,3 milioni), Nuoro (17,4 milioni) Rieti (18,35 milioni) e Matera (19,65 milioni).

Rischio stangata Imu a dicembre
Ma c'è di più: si corre seriamente il rischio di una stangata Imu a dicembre. La legge prevede che a giugno (e a settembre in caso di pagamento in tre rate) si paghi l'Imu solo in base all'aliquota dovuta allo Stato (0,4% per la prima casa e 0,76% per tutti gli altri immobili). Invece il "ritocchino"  imponibile dai Comuni (fino allo 0,2% sulla prima casa e 1,06% sugli altri immobili) verrà saldato interamente a dicembre, al netto delle detrazioni (sulla prima casa). Ciò significa che si potrebbe arrivare pagare oltre il doppio della prima rata in caso di scelta dei pagamenti in due parti.

L'esempio è presto fatto: diciamo che la nostra prima casa abbia un valore catastale di 200.000 euro; facciamo finta per comodità di non avere diritto a detrazioni per i figli: 200.000 x 0,4% = 800€. Scontati della detrazione di 200€ sulla prima casa abbiamo 600€ da versare in due rate.

Paghiamo la prima a giugno di trecento euro e siamo contenti. La stangata arriva a dicembre quando, oltre agli altri 300€ già calcolati, saranno da aggiungere lo 0,1% o lo 0,2% della parte comunale. Poiché come dicevano i nonni "a pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca sempre", la maggior parte dei Comuni (specie quelli piccoli) applicherà l'incremento più alto dello 0,2%. Quindi 200.000 x 0,2% = 400€. Che si andranno ad aggiungere ai 300€ che dovremmo già pagare per l'aliquota base "statale", per un totale di 700€, il 130% in più della prima rata.