La domanda dei fondi a tre anni ha superato la prima asta di dicembre
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La Banca centrale europea ha assegnato 529,53 miliardi di euro nella seconda asta a 36 mesi dopo quella che, condotta il 21 di dicembre, aveva portato all'assegnazione di 489 miliardi. L'ammontare assegnato oggi è superiore alle attese del mercato e stabilisce un nuovo record nella storia dell'Eurotower. I prestiti sono concessi a un tasso fisso agevolato dell'1%, per garantire liquidità a basso costo.
Le attese degli analisti erano in media per l'assegnazione di circa 450 miliardi di euro. La banca centrale europea ha di recente allentato le regole sui collaterali e questo dovrebbe aver permesso anche a istituti di minori dimensioni di prendere parte all'asta.
La Bce, come di consueto, non indica l'identità degli istituti che partecipano alle aste. Quella odierna potrebbe essere l'ultima asta a 36 mesi lanciata dalla Bce che per il resto dell'anno non ha in programma nuove operazioni di questo tipo. Numerosi governatori dell'Eurotower hanno del resto indicato a più riprese di voler evitare il rischio che il sistema bancario dell'eurozona diventi dipendente dalla liquidità a basso costo fornita dalla Bce.
Come già indicato in occasione della prima asta del 21 dicembre, le banche avranno l'opzione di ripagare, in parte o in toto, l'ammontare preso in prestito dopo un anno e successivamente secondo scadenze prefissate. Le controparti dovranno avvisare le rispettive banche centrali almeno sette giorni prima della scadenza circa la propria volontà di rimborsare i fondi.