Il premier: "Malgrado l'annunciata recessione rimane l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013"
© Ap/Lapresse
Non ci sarà una nuova manovra in Italia, nonostante l'attesa di una recessione nel 2012. Le previsioni di Bruxelles vedono un ribasso del Pil pari all'1,3% dopo il +0,1% indicato a novembre. Malgrado questo però, Mario Monti assicura che non si prevedono interventi correttivi. Il premier ha sottolineato che "la previsione pubblicata dalla Commissione europea non è una sorpresa" e ha confermato "l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013".
"La previsione di oggi [della Commissione Ue] non è una sorpresa. Si pongono due quesiti: occorre una nuova manovra per conseguire obiettivo, che confermiamo, del bilancio in pareggio nel 2013? No", ha detto Monti nel corso di una conferenza stampa a Roma con il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy.
"Abbiamo costruito dei margini prudenziali; resta fermo l'obiettivo del bilancio in pareggio nel 2013, già assunto dal precedente governo, e non occorre una manovra", ha precisato. La secondo domanda, secondo il premier, è: "Cambieranno le politiche strutturali per la crescita? No".
Per Monti concorreranno a rafforzare la crescita in Italia le liberalizzazioni che il governo sta mettendo a punto. "Non vediamo ragioni per iniettare ulteriori elementi per favorire la crescita", ha aggiunto. Bene anche la riduzione dei tassi di interesse sul debito "anche se non velocemente come vorremmo" e il dato sulla fiducia dei consumatori in febbraio che ha rappresentato, per Monti "una piacevole sorpresa". Infine sulle pressioni delle lobby in Parlamento in tema di liberalizzazioni Monti dice: "Ci saranno modifiche che possiamo accogliere, e non tutte sono un arretramento, e altre che non accoglieremo".
"Puntiamo sulle liberalizzazioni"
Sulla ricetta per rilanciare l'economia il premier ha le idee chiare. "Puntiamo molto sulle liberalizzazioni per liberare il potenziale crescita economica italiana", ha detto Monti, spiegando di essere convinto che le misure inserite "sono giuste e avranno i loro effetti".
"Sulle riforme prevalga l'interesse generale"
Anche sulle riforme il presidente del Consiglio ha un progetto chiaro. "Sulle riforme è nostra responsabilità far prevalere l'interesse generale e quindi ottenere un bilanciamento dei sacrifici, ma che renda il Paese veramente competitivo", ha spiegato Monti. "Alcune modifiche alle riforme non le accoglieremo - ha precisato -. Quelle migliorative sì, non sempre sono un arretramento". "E' doveroso che il governo sia aperto al dialogo con il Parlamento e questo è in corso, ma il governo tiene moltissimo alle 'riforme ale', ed è pronto a impiegare tutto il credito di cui può disporre affinché si arrivi al risultato".