Stime Ue: energia sempre più cara e imposte indirette fanno crescere più del previsto gli indici
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Gli elevati costi dell'energia e l'aumento delle imposte indirette manterranno l'inflazione della zona Euro a un livello più alto del previsto nel 2012. Secondo le nuove stime di Bruxelles il costo della vita nei dodici mesi di quest'anno cresceranno del 2,1%, mentre in Italia l'aumento sarà pari al 2,9%.
Per quanto riguarda il nostro Paese, dunque, sono state riviste in netto peggioramento le stime diffuso l'autunno scorso: le previsioni di allora dicevano infatti che l'inflazione si sarebbe fermata al 2%.
Insomma, i prezzi correranno più del previsto. Anche per quanto riguarda i Paesi dell'Unione europea a 27 la corsa dei prezzi risulta in netto rialzo, con un aumento del 2,3% contro le indicazioni del 2% a novembre.
A spingere al rialzo il costo della vita sono soprattutto i prezzi dell'energia, che si manterranno elevati, e gli aumenti delle imposte indirette.
Nel 2011 l'inflazione media registrata in Eurolandia è stata del 2,7%. Il rallentamento dell'inflazione è causato "dall'indebolimento dell'attività economica", si legge nelle previsioni della Commissione europea.
Con il 2,9% anche nel 2012, l'Italia resta comunque uno dei Paesi dell'Eurozona con il più alto tasso di inflazione. I prezzi aumenteranno a un ritmo più elevato, rispetto al nostro, nel 2012, soltanto in Portogallo (3,3%), Estonia (3,1%) e Finlandia (3%). In Grecia invece l'inflazione scenderà di mezzo punto percentuale nel 2012.