Il commissario Rehn: "Preoccupa per ora il basso potenziale di crescita del Paese"
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Arriva un altro attestato di stima per l'Italia da Bruxelles. A promuovere il nostro Paese è il commissario europeo agli Affari economici e monetari Olli Rehn, secondo il quale il governo sta conducendo "con determinazione riforme strutturali fondamentali per migliorare il mercato del lavoro e l'occupazione" e per accrescere "la competitività della sua economia".
"Siamo preoccupati per il basso potenziale di crescita che l'Italia ha per il momento", ha poi affermato il commissario Ue agli affari economici e monetari, presentando a Strasburgo il rapporto Ue sugli squilibri macroeconomici. "Il rapporto pubblicato oggi non intende condannare specifici Paesi ma dare indicazioni per migliorare gli squilibri di lungo termine" ha precisato Rehn, precisando che "i governi di Italia e Spagna stanno portando avanti riforme strutturali cruciali".
"Ci sono 12 stati membri la cui situazione deve essere analizzata più in profondità per determinare se esistono o meno squilibri macroeconomici pericolosi e tra questi vi è anche l'Italia", ha aggiunto. "Un deterioramento significativo della competitività cominciato a metà anni '90 si vede anche attraverso le persistenti perdite di quote di mercato dell'export - si legge riguardo all'Italia nel documento della Commissione - Mentre l'indebitamento del settore privato è relativamente contenuto, il livello del debito pubblico è una preoccupazione, specialmente vista la debole performance di crescita e le debolezze strutturali".
Oltre all'Italia, nel mirino di Bruxelles sono finiti anche Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Spagna, Ungheria, Slovenia, Svezia e Regno Unito.