Fumata nera

Crisi, Eurogruppo non sblocca aiuti alla Grecia

Nuova riunione mercoledì. Venizelos: "Domenica votazione decisiva del Parlamento sulla nostra permanenza o meno nell'euro"

10 Feb 2012 - 01:09
 © Ansa

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Da Bruxelles giungono notizie negative sulla crisi greca. "L'Eurogruppo non ha gli elementi necessari per sbloccare gli aiuti alla Grecia oggi", ha dichiarato il suo presidente Jean Claude Juncker al termine della riunione dell'organismo, precisando che servono impegni politici, nuovi tagli e il voto del parlamento sull'accordo trovato oggi ad Atene. L'Eurogruppo tornerà a riunirsi sul nodo di Atene mercoledì.

Nonostante l'intesa raggiunta ad Atene tra governo e partiti sulle riforme chieste dalla troika Ue-Bce-Fmi, l'Eurogruppo ritiene di non aver sufficienti garanzie e decide di rimandare la decisione sullo sblocco degli aiuti alla Grecia a una prossima riunione convocata per mercoledì.

I 130 miliardi del secondo piano di aiuti per la Grecia "saranno sufficienti" a condizioni che Atene "rispetti tutte le condizioni". Lo ha precisato il presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude Juncker.

"La Grecia deve finire i suoi 'compiti a casa'. I 320 milioni che mancano sono parte di questi compiti". Così il ministro delle Finanze olandese, Jan Kees de Jager, ha spiegato la situazione di Atene.

I ministri dell'Eurozona vogliono tre cose: impegni politici seri, il voto del Parlamento sull'accordo partiti-governo e un'indicazione su come fare nuovi tagli per 325 milioni di euro, ovvero quelli che la troika voleva ottenere intervenendo sulle pensioni e che invece i partiti hanno bloccato. L'Europa non si fida più dei greci, e ora chiede impegni scritti anche per i governi che verranno dopo le elezioni di aprile.

Secondo il commissario agli Affari economici Olli Rehn, l'accordo con i creditori privati, altra questione in sospeso da cui dipendono gli aiuti, "è praticamente pronto, e se il parlamento approva l'intesa siamo in tempo" per partire con l'operazione di 'swap' o sostituzione dei bond che alleggerirà di 100 miliardi il debito ellenico. E che deve essere pronta per il 20 marzo, quando andranno in scadenza 14,5 miliardi di titoli che Atene non sa come rimborsare. L'Eurogruppo annuncia anche di voler "rafforzare la sorveglianza Ue ad Atene".

Un momento cruciale sarà nel weekend quando il Parlamento voterà sul piano della troika. "Domenica prossima il voto in Parlamento sarà decisivo" per la permanenza della Grecia o meno nell'euro. Lo ha detto il ministro delle Finanze greco, Evengelos Venizelos, lasciando la riunione dell'Eurogruppo a Bruxelles.

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