"Se non rispettermo gli impegni non saremo più credibili"
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Il premier, Silvio Berlusconi, interviene dopo il vertice Ue: "L'Italia è un Paese solido. Abbiamo ereditato dal passato un grande debito pubblico, ma sommandolo al risparmio privato risultiamo secondi solo alla Germania in termini di solidità economica". Poi, la crisi "non è provocata dai conti italiani, ma è una crisi dell'euro". Infine: "L'Europa ha approvato le nostre proposte per i prossimi 18 mesi. Un impegno serio fatto di tempi certi".
"Crisi dell'euro"
La crisi, secondo Silvio Berlusconi, viene da un'Europa "che ha una moneta unica ma senza un governo unico e senza una banca che la garantisca e la sostenga".
"Mercato del lavoro moderno"
Nella lettera inviata all'Unione europea viene indicata la strada per "creare un mercato del lavoro più efficiente, più moderno e aperto a donne e giovani", dichiara anche il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in replica alle critiche dei sindacati sui cosiddetti "licenziamenti facili".
"Se non rispetteremo gli impegni, non saremo più credibili"
''La garanzia'' che abbiamo dato sul rispetto degli impegni presi e' che ''se non li rispetteremo non saremo piu' credibili''. Così Berlusconi ha commentato, in uscita dal vertice di Bruxelles. Il presidente del Consiglio ha poi aggiunto che in Italia "non ci sono rischi sociali" mentre, sul fronte del lavoro, la situazione sarebbe "sotto controllo".
"Governo tecnico non è una soluzione"
Ad una domanda dei cronisti sull'opportunità di un governo tecnico e di farsi da parte, il premier risponde: "Che novità... Non credo che questa sia la soluzione, le opposizione invece di ripetere la solita cantilena e chiedere le mie dimissioni avrebbero tutto da guadagnare se si confrontassero sul merito comportandosi con senso di responsabilita".
La reazione di Emma Marcegaglia
Da New York, intanto, arriva la replica di Emma Marcegaglia. Secondo il presidente di Confindustria "Il fatto che la lettera non sia firmata da Tremonti è grave, ma il governo ha preso un impegno in Europa e sarebbe grave se non li rispettasse". La Marcegaglia ha poi invitato il governo ad "andare avanti con le riforme prevista dalla lettera all'Unione Europea".