Continuano le frizioni tra Italia e Francia sull'economista in forze nel board della Bce, Sarkozy: "Meglio rispettare gli impegni presi"
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"Con il presidente Sarkozy non abbiamo avuto modo di parlare perché non ci siamo incontrati. E ricordo che c'è la questione Bini Smaghi che rappresenta un punto dolente di frizione fra la Francia e l'Italia". Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in una telelefonata a "Porta a Porta" dal vertice Ue di Bruxelles. Il premier ha poi assicurato che i rapporti con il cancelliere tedesco Angela Merkel sono "cordialissimi".
Nel corso della telefonata alla trasmissione Rai, il premier ha poi rivolto un appello ricordando che "Bini Smaghi è stato nominato dal governo e che oggi il governo gli chiede di dimettersi per non creare un casus belli. Credo che nessuno possa porsi contro il volere del proprio Paese in questo modo".
Berlusconi ha parlato anche dellle polemiche per lo scambio di sguardi e di risate tra il leader tedesco e Sarkozy. "La signora Merkel è venuta da me a scusarsi per la situazione che è stata provocata e mi ha detto in maniera esplicita che non aveva nessuna intenzione di denigrare il nostro Paese. E quindi con lei i rapporti sono cordialissimi".
Sarkozy: "Su Bini Smaghi l'Italia rispetti gli impegni"
Dopo il chiarimento sul "fronte tedesco", restano invece tesi i rapporti con la Francia e Nicolas Sarkozy. Se sugli impegni presi dall'Italia nella lettera inviata all'Ue, il presidente francese ha detto di essere "soddisfatto" e , come Barroso, Van Rompuy e Trichet, di aspettare "la loro realizzazione", riferendosi invece alla "permanenza" di Lorenzo Bini Smaghi nel board della Bce ha sottolineato che "è sempre meglio rispettare gli impegni presi".
Quanto all'appello rivolto da Berlusconi all'economista italiano nel corso della trasmissione Porta a porta, Sarkozy ha osservato: "Non so se la tv sia il modo migliore per far passare il messaggio".