4 RUOTE IN SALUTE?

Auto, Marchionne: "Il peggio è scampato"Sindacati: "Confermati gli investimenti in Italia"

L'amministratore delegato di Fiat: "Stiamo andando nella direzione giusta"

25 Ott 2011 - 18:04
 © LaPresse

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L'auto è "a metà strada verso il paradiso e appena un miglio fuori dall'inferno", secondo l'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne, che cita una canzone di Bruce Springsteen per descrivere la salute delle quattro ruote. "Stiamo andando nella direzione giusta - continua - e abbiamo scampato il peggio. Dove i problemi sono stati affrontati (negli Usa) la nostra industria ha iniziato ad alzarsi. In Europa non possiamo dire lo stesso".

"Purtroppo - prosegue Marchionne - qui in Europa, le parole di Springsteen suonano fin troppo ottimistiche. Laddove i problemi sono stati affrontati con coraggio e i difetti strutturali sono stati rimossi, come successo dall'altra parte dell'Atlantico, la nostra industria ha iniziato ad alzarsi e a intraprendere un cammino nuovo su basi più solide e sane. In Europa ci ritroviamo con gli stessi deficit strutturali che ci siamo trascinando da molti anni".

Fiat via anche da Anfia
Dall'assemblea di Anfia, il numero uno di Fiat e Chrisler annuncia poi che, dopo Confindustria, il suo gruppo lascerà anche Anfia. "È una scelta che abbiamo valutato con grande serietà e non ha nulla a che vedere con ragioni politiche". Una scelta fatta per "maggiore libertà d'azione che gestiremo non solo nel rispetto delle leggi ma con profondo senso di responsabilità".

"Qui in Italia - afferma Marchionne - la Fiat sta facendo, in modo autonomo e proattivo tutto ciò che è necessario per diventare più efficiente, per liberarsi da vincoli che in un'economia di mercato non sono che freni allo sviluppo e per mettere in pratica tutto quello che ha promesso". "La Fiat - prosegue - è impegnata nella costruzione di un grande gruppo internazionale e non può permettersi di operare in Italia in un quadro di incertezze e con condizioni troppo diverse da quelle che esistono in tutto il resto del mondo".

Quanto alle voci di disimpegno di Fiat dall'Italia: "Credo che la migliore risposta a questi profeti di sventura siano i fatti che riguardano l'ampio e convinto piano di investimenti che abbiamo in corso nel Paese".

Sindacati: "Da Marchionne la conferma di voler restare in Italia"
Marchionne "ha ribadito l'impegno a proseguire gli investimenti negli stabilimenti italiani, confermando la piena validità del progetto industriale Fabbrica Italia, nonostante la forte difficoltà del mercato automobilistico europeo che si registrerà, secondo le previsioni, anche nel 2012". Lo scrivono in un comunicato congiunto Cisl, Uil, Fim, Uilm e Fismic, dopo aver incontrato il numero uno del gruppo. "Dall'incontro in questione - si legge ancora nella nota - è emersa la piena volontà della Fiat a rimanere in Italia rafforzando i propri siti industriali sul territorio nazionale".

Sindacati pronti a confronto per un "contratto nazionale Fiat"
Dopo la decisione della Fiat di abbandonare Confindustria (e quindi il contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici), Fim, Uilm e Fismic sono pronti ad avviare un confronto con l'azienda "finalizzato a realizzare un unico contratto nazionale per tutti i lavoratori del Gruppo". Lo affermano i segretari generali dei tre sindacati, Giuseppe Farina, Rocco Palombella e Roberto di Maulo al termine dell'incontro con Sergio Marchionne.

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