La presidente di Fininvest: "Con quel taglio stravolta la sentenza della Cassazione"
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Non si fermano le polemiche dopo l'esposto della Fininvest sul lodo Mondadori. "E' un caso cucito su misura. Contro mio padre siamo alla barbarie quotidiane legalizzate", attacca ancora dalle pagine de Il Corriere della Sera il presidente Marina Berlusconi. "Con il taglio o l'omissione di alcune frasi, la sentenza della Cassazione è stata completamente stravolta. Si inventano reati e inchieste, ma lui non mollerà per amore della democrazia".
"Non avevo dubbi sul fatto che si trattasse di una sentenza politica, ora si scopre su cosa si basa", sottolinea la Berlusconi. "Purtroppo la verità è che parlare di persecuzione non è più sufficiente. Ormai contro mio padre siamo alla barbarie quotidiana legalizzata". Il presidente di Fininvest attacca anche quella che lei stessa definisce "una minoranza di toghe": "Si inventano inchieste a ripetizione su reati inesistenti e senza vittime solo per fabbricare fango. Il processo, con relativa, inevitabile condanna, lo si celebra sui media".
"Mio padre non ha mai fatto nulla di male e vedere il modo in cui cercano di sfregiarlo, per chi come me lo conosce davvero e sa davvero com'è, è ogni volta un pugno nello stomaco", aggiunge, ribadendo che il presidente del Consiglio "non deve assolutamente mollare e non mollerà". "In un momento come questo - ribadisce -, la stabilità è un bene prezioso, e oggi non mi pare proprio ci siano alternative degne di questo nome all'attuale governo. Ma soprattutto non deve mollare e non mollerà per il rispetto e l'amore che ha verso la democrazia".
Silvio Berlusconi, conclude Marina, "sta lottando per il rispetto della sua libertà, ma la sua lotta è in realtà una lotta per la libertà di tutti. Possiamo essere liberi solamente se tutti lo sono. Difendendo lui difendo anche me stessa, il rispetto della mia dignità e della mia libertà, e soprattutto difendo il diritto di mio figlio a vivere e crescere in un Paese davvero democratico e civile".