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Alitalia, Conte ammette: "Non ci sono soluzioni di mercato a portata di mano" e il governo valuta alternative

Patuanelli: "Pensiamo a opzioni diverse". Buffagni: "Basta buco nero". I sindacati preoccupati dallʼipotesi supercommissario e dalla prospettiva "spezzatino"

Un'Alitalia più snella e più appetibile sul mercato? Una soluzione che sia alternativa al mercato? Il governo torna a interrogarsi sul futuro della compagnia aerea e il premier Conte ammette: "Non abbiamo una soluzione a portata di mano" mentre il ministro Stefano Patuanelli chiarisce: "Ha una dimensione che oggi non può essere appetibile".


"Nessuna offerta a portata di mano" L'offerta vincolante da parte del consorzio non è stata formalizzata alla scadenza prevista, spiega Conte che aggiunge: "Rimane l'offerta di Ferrovie dello stato e di Delta e non sappiamo se si confermerà l'interesse di Lufthansa. In questo momento è chiaro che non abbiamo una soluzione di mercato a portata di mano. In realtà, questa resta la soluzione preferita dal governo". E il premier continua: "Valuteremo e stiamo valutando proprio in queste ore evidentemente alcune alternative". 

 

Patuanelli: "Compagnia non appetibile sul mercato" Situazione confermata dal ministro dello Sviluppo economico, che in audizione alla commissione Industria del Senato ha chiarito: "Valutiamo diverse opzioni, le dobbiamo valutare con attenzione. Certamente non è una proroga al consorzio che si stava costituendo perché quella strada non c'è più". E ha ripreso: "La compagnia attualmente è troppo grande per essere piccola e troppo piccola per essere grande, ha una dimensione che in questo momento il mercato fa fatica ad accettare". 

 

Buffagni: "Vanno prese decisioni difficilil" Secondo il viceministro dello Sviluppo economico Stefano Buffagni è l'ora di una svolta. "Dobbiamo garantire il servizio - dichiara -, i posti di lavoro, gli asset, ma non possiamo continuare a permettere che Alitalia sia un buco nero nelle casse dello Stato. Non si deve fare carne da macello di un'azienda come invece fanno altre realtà, ma non si può neanche continuare a perpetrare un versamento di soldi che diventa un buco nero".

 

Sindacati preoccupati dall'ipotesi supercommissario Non piace ai sindacati l'ipotesi del supercommissario. Secondo la Filt Cgil porterebbe verso "una ristrutturazione senza un piano industriale e quindi senza garanzie per il futuro". E i vertici del sindacato avvertono: "Molti investitori privati guardano l'Alitalia in agonia, pronti a intervenire per acquistarla a un prezzo più basso. Se il governo vuole procedere con una ristrutturazione, metta mano anche a un vero piano industriale su cui poi cercare il consenso degli investitori privati". 

 

Ipotesi spezzatino In particolare, il segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi teme "un forte ridimensionamento di Alitalia" e spiega: "Il sospetto è che ci sia un accordo a monte con Lufthansa, un accordo segreto con la Germania, che a noi non piace se significa fare tagli e vendere la compagnia a pezzi. Sono molto preoccupato. Non veniamo informati e da quello che apprendiamo dalla stampa si parla con troppa disinvoltura di spezzatino. Stanno brancolando nel buio". 
 

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