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Industria: la produzione rialza la testa Per S&P's il debito blocca la crescita

LʼIstat segnala un aumento dello 0,7% sul fronte industriale in aprile dopo la frenata del mese precedente. Ancora più incoraggiante la crescita su base annua, allʼ1,6%. Ripartono i consumi delle famiglie

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L'industria dà segnali di ripresa, con un aumento dello 0,7% su marzo, quando era risultata negativa, e addirittura dell'1,6% su base annua. Una risalita, rileva l'Istat, che è però accompagnata da dati negativi per il Pil, diminuito nel primo trimestre dello 0,1% e dello 0,5% su base annua. Il Prodotto interno lordo torna dunque a scendere dopo aver segnato un +0,1% congiunturale a fine anno.

Per Standard & Poor's, la necessità di ridurre il deficit "potrebbe bloccare la ripresa per anni". Il debito pubblico e privato di Italia, Grecia, Portogallo, Spagna, Irlanda e Slovenia, scrive l'agenzia di rating, è infatti mediamente raddoppiato nel periodo 2006-2013. Per Roma, con un +71,6%, l'incremento è il più basso dopo la Slovenia.

Industria, massimi ad aprile - I numeri di aprile sono migliori delle attese degli analisti, che si aspettavano un aumento sì, ma più moderato. La crescita ha così riportando un po' di ossigeno dopo un marzo in discesa sia in termini congiunturali (-0,4%) che tendenziali (-0,1%). In realtà, se si considera solo il dato mensile, era da gennaio che non si vedeva una variazione positiva.

Nella media del trimestre febbraio-aprile l'indice rimane negativo, con una diminuzione dello 0,1% rispetto al trimestre. Ma, considerando la media dei primi quattro mesi dell'anno, la produzione risulta in aumento dello 0,8%.

Tornando sul mese di aprile, si segnalano variazioni positivi per l'energia (+3%), per i beni di consumo (+2,2%), e per i beni intermedi (+0,5%), mentre la variazione risulta negativa per i beni strumentali (-1,3%). Soltanto per le attività manifatturiere, la produzione risulta in aumento dello 0,4%.

Passando ai valori tendenziali e ai singoli settori, i rialzi più forti si rilevano per la metallurgia (+7,1%), le industrie alimentari (+5,8%) e la fabbricazione di mezzi di trasporto (+3,4%). In particolare, in aumento sono risultati anche gli autoveicoli (+0,4%). La contrazione più marcata riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-8,1%).

Pil, nessuna varazione - I numeri del Pil indicano però una situazione ancora difficile, con l'Italia che sta attraversando una "fase stagnante" in cui si registrano "variazioni" congiunturali "minime, intorno allo zero", in riferimento alla dinamica degli ultimi trimestri.

Su base annua la discesa nel trimestre tocca lo 0,5%: un ribasso che si ripete per il decimo trimestre consecutivo ma che, segnala l'Istat, risulta in frenata. Quella dei primi tre mesi di quest'anno è infatti la diminuzione più contenuta dal quarto trimestre del 2011, cioè dal momento in cui il Prodotto interno lordo ha cominciato a scendere.

Bene l'agricoltura - L'Istat sottolinea che il calo segnato nel primo trimestre è "la sintesi di un incremento del valore aggiunto nel settore dell'agricoltura (2,2%), di un andamento negativo nell'industria (-0,4%) e di una variazione nulla" nel settore dei servizi.

Riparte la spesa delle famiglie - Un fattore positivo la ripresa della spesa delle famiglie, che nel primo trimestre 2014 segna un aumento pari allo 0,1% rispetto a quello precedente. L'ultimo incremento c'era stato nel quarto trimestre del 2010. In termini tendenziali però il dato è ancora negativo, a -0,6%.

Per l'Ocse l'Italia è l'unico Paese del G7 che accelera - Segnali positivi arrivano dall'Ocse, secondo cui l'Italia è l'unico Paese del G7 dove la crescita accelera. In aprile, l'indicatore dell'organizzazione con sede a Parigi, segna, per l'Italia, 101,6 punti, rispetto ai 101,4 in marzo. Su base annua l'incremento è del 2,4% più che doppio rispetto alla Germania (+1,05%).