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Effetto crisi: un flop il bonus giovani Gli assunti sono soltanto 22mila

Secondo le previsioni si sarebbero dovuti creare 100mila nuovi posti di lavoro. Per lʼiniziativa sono stati stanziati quasi 800 milioni di euro

Lavoro Operaio Disoccupazione
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A causa della crisi, si è rivelato un flop il bonus per le assunzioni dei giovani tra i 18 e i 29 anni introdotto l'anno scorso dal Governo Letta. L'intenzione era quella di creare, tra il 2013 e il 2015, circa 100mila nuovi posti di lavoro grazie allo stanziamento di 794 milioni di euro destinati al bonus. Secondo i dati Inps, però, a fine giugno le domande confermate erano solo poco più di 22mila.

Al 23 giugno, si legge negli ultimi dati elaborati dall'Inps, il numero totale delle domande di prenotazione arrivate per l'assunzione di giovani disoccupati erano 28.606, ma tra queste 5.499 sono scadute (andavano confermate entro la settimana successiva alla prenotazione). Le domande confermate sono dunque 22.124.

Il beneficio per ogni lavoratore assunto con il bonus è di un terzo della retribuzione lorda fino a un tetto di 650 euro al mese per un massimo di 18 mesi (12 mesi nel caso di trasformazione di un contratto a termine in un rapporto a tempo indeterminato). Quindi, se si calcolano circa 8.000 euro in un anno per ogni assunto (il bonus varato nel decreto legge approvato esattamente un anno fa vale per le assunzioni fatte a partire dal 7 agosto 2013 mentre il click day è partito il primo ottobre) al momento sono stati spesi meno di 160 milioni di euro (circa 7.150 euro per 11 mesi per 22.000 assunti considerandoli tutti assunti dall'inizio e tutti con il beneficio massimo, che naturalmente non corrisponde alla realtà).

Non basta insomma il taglio totale dei contributi per 18 mesi per convincere le aziende ad aumentare il personale (il bonus prevedeva che l'assunzione dovesse incrementare l'organico rispetto all'anno precedente e non essere utilizzata per il turn over). E la "prudenza" delle imprese è cresciuta negli ultimi mesi. Se infatti a metà ottobre 2013 le domande arrivate erano 11.000 e a metà dicembre 18mila il numero delle richieste ha rallentato fortemente nei mesi successivi. Tra le domande di assunzione confermate prevalgono quelle degli uomini (13.827) rispetto a quelle delle donne (8.297).

Per il 2013 erano a disposizione 148 milioni che avrebbero dovuto consentire l'assunzione di circa 20.000 giovani, 248 milioni erano stanziati per il 2014 mentre nel complesso sono stati stanziati 794 milioni con l'obiettivo di assumere 100.000 giovani entro il 30 giugno 2015 (i fondi si spalmano fino a fine 2016 perché il bonus dura al massimo 18 mesi).

L'incentivo viene assegnato solo per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani tra i 18 e i 29 anni purché l'assunzione porti a un aumento occupazionale nell'azienda rispetto all'anno precedente. L'agevolazione è pari a un terzo della retribuzione (fino a un massimo di 650 euro al mese) per una durata complessiva di 18 mesi. L'assunzione che deve riguardare giovani privi d'impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi ovvero privi di diploma di scuola media superiore o professionale, deve essere formalizzata entro 7 giorni dalla prenotazione dell'incentivo. Si può ottenere anche per contratti a tempo parziale e per gli apprendisti. L'incentivo spetta nei limiti di risorse specificatamente stanziate per ogni regione o provincia autonoma ed è autorizzato dall'istituto in base all'ordine cronologico di presentazione delle istanze.