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Bce, Draghi abbatte i tassi e li porta al minimo storico: 0,15%

Per la prima volta il tasso sui depositi diventa negativo (-0,1%). E Draghi avvisa: "Siamo pronti a nuovi interventi"

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-afp

La Banca centrale europea ha ridotto i tassi dallo 0,25% allo 0,15%, nuovo minimo storico. Per la prima volta i tassi in Eurolandia diventano negativi sui depositi a -0,1%. Il tasso marginale è tagliato da 0,75% a 0,4%. Da un punto di vista pratico la Bce ha "raggiunto il limite inferiore sui tassi d'interesse, anche se tecnicamente sono possibili altri aggiustamenti", ha sottolineato Mario Draghi al termine della riunione del board di Francoforte.

Speranza per i crediti, poco cambia sui mutui - Un tasso Bce allo 0,1% non si era mai visto ma le ripercussioni sui consumatori e imprese non saranno così immediate, e soprattutto rilevanti, come ci si potrebbe attendere con i tassi di interesse al nuovo minimo storico in Eurolandia. In primo luogo perché i mutui a tasso variabile ancorati al tasso Bce sono ancora pochissimi ed una variazione di 15 punti base (dallo 0,25% precedente ad appunto lo 0,1%) si tramuterà in un risparmio di pochi euro all'anno. Lo stesso vale anche per i mutui legati all'Euribor. Discorso differente per le imprese. Il passaggio in negativo dei tassi sui depositi dovrebbe, nelle intenzioni di Mario Draghi, disincentivare le banche a parcheggiare proprio nei depositi ingenti somme di denaro, che verrebbero quindi dirottate sull'economia reale.

Riviste al ribasso le stime di crescita per l'Eurozona
- La Bce ha rivisto le sue stime di crescita per l'Eurozona a 1% per il 2014, 1,7% per il 2015 e 1,8% per l'anno successivo. Tre mesi fa le stime erano a 1,2%, 1,5% e 1,8% rispettivamente. Tagliate di nuovo anche le stime per l'inflazione dell'Eurozona: a 0,7% per il 2014, 1,1% per il 2015 e 1,4% per l'anno successivo. Tre mesi fa gli economisti prevedevano rispettivamente 1%, 1,3% e 1,5%.

Draghi: "Pronti a ulteriore allentamento monetario" - "Se necessario la Bce è pronta a decidere velocemente un ulteriore allentamento monetario". Lo ha annunciato Mario Draghi commentando il taglio dei tassi. "Il pacchetto di misure - ha aggiunto il presidente della Bce - servirà a riportare l'inflazione vicina ma inferiore al 2%".

"Misure per la crescita e maxi-prestiti" - Entrando nel dettaglio delle misure per rilanciare il credito, il numero uno dell'Eurotower ha detto che ci saranno nuove aste di liquidità a lunghissimo termine e "misure preparatorie per acquistare gli Abs", cioè i titoli garantiti a sostegno delle piccole e medie imprese. "La Bce - ha poi annunciato Draghi - lancia i Tltro", prestiti a lungo termine alle banche mirati per rilanciare il credito che forniscono a famiglie e imprese.

"Stop a sterilizzazioni titoli Stato acquistati" - "La Banca centrale europea - ha aggiunto - interromperà le operazioni settimanali con cui riassorbe la liquidità creata comprando titoli di Stato durante la crisi del debito, pari a circa 165 miliardi di euro".

Giù lo spread, volano le Borse - Il taglio della Bce dei tassi ai minimi storici con quelli sui depositi per la prima volta in territorio negativo ha fatto calare in pochi attimi lo spread fra Btp e Bund di tre punti, da 158 a 155. Effetto immediato anche sulle Borse europee, che hanno allungato il passo alle parole del governatore della Bce. A fine giornata chiusura positiva per la Borsa di Milano. L'indice Ftse Mib ha guadagnato l'1,52% a 21.951 punti mentre l'All Share l'1,36% a 23.327 punti.

Euro risale e annulla effetto Draghi - L'euro è risalito nei confronti del dollaro annullando l'effetto Draghi. La moneta unica è passata di mano a 1,3636 dollari, poco sopra i livelli registrati prima della decisione della Bce sui tassi. Dopo il taglio l'euro era sceso fino a toccare il minimo di giornata a 1,3503 dollari.

Fmi soddisfatto della gestione Draghi -
Il Fondo monetario internazionale plaude all'azione della Bce, che ha tagliato il costo del denaro portandolo al minimo storico dello 0,15% e annunciato ulteriori misure per la crescita. "Siamo incoraggiati dal fatto che il presidente Mario Draghi abbia detto che la Banca centrale europea è pronta a fare di più se ce ne sarà bisogno", ha affermato il portavoce del Fmi, Gerry Rice.