in concerto a Milano

Uto Ughi a Tgcom24: “La musica è un faro di bellezza contro l’inciviltà e la violenza”

Il grande violinista è a Milano per una lezione concerto nell’ambito di un’iniziativa che si propone di diffondere la musica classica tra le nuove generazioni e di supportare i giovani talenti

di Raffaella Martinotti
25 Set 2025 - 07:00
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© Ufficio stampa  |  Il violinista Uto Ughi
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“La musica rende migliori le persone e fa ricercare la bellezza e la spiritualità. Per questo dobbiamo considerarla un faro di civiltà”. Sono le parole del Maestro Uto Ughi, uno dei più grandi violinisti dell’età contemporanea, il quale ha accettato di rispondere alle domande di Tgcom24 in occasione della lezione concerto intitolata “Uto Ughi per i Giovani". L’evento è in programma presso il Duomo di Milano, giovedì 25 settembre alle ore 19.30, con la partecipazione dell’Orchestra “I Virtuosi Italiani” e presentata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dalla Fondazione Uto Ughi. Il concerto fa parte di un progetto itinerante che si propone di diffondere la musica classica tra le nuove generazioni e di supportare i giovani talenti: dopo le tappe di Assisi e di Cuneo, arriva ora a Milano: parte dei posti in Cattedrale sono disponibili per il pubblico, con ingresso libero previa prenotazione obbligatoria sul sito ufficiale www.duomomilano.it.

Maestro Ughi, che cosa può trasmettere la musica classica ai giovani di oggi, abituati alla fruizione di generi musicali completamente diversi?
La musica, quella seria, è portatrice di bellezza e di ispirazione positiva nei confronti della vita. Per questo i giovani dovrebbero essere educati e abituati a comprenderne il linguaggio. Purtroppo, questo compito non viene più svolto dalle scuole, dove l’insegnamento della musica ormai è trascurato mentre dovrebbe essere invece il nostro fiore all’occhiello. La musica classica può essere un forte antidoto contro l’inciviltà e anche contro la violenza, soprattutto in un’epoca come la nostra.

Che prospettive hanno i giovani talenti musicali oggi nel nostro Paese?
La situazione non è buona. Da un lato la musica a scuola non viene più insegnata come si deve e quindi i ragazzi non sono più abituati ad ascoltarla. Dall’altro, i giovani di maggiore talento, una volta arrivati al termine del loro percorso di studi, non riescono a farsi strada perché mancano le opportunità di lavorare, di fare concerti.

Che cosa si dovrebbe fare per supportarli?
Bisognerebbe creare delle opportunità perché possano esprimersi, con eventi, concerti e manifestazioni. Oggi ci sono pochissime orchestre, se si escludono le grandi realtà come la Scala di Milano, il Maggio Fiorentino,  Santa Cecilia a Roma e pochi altri esempi: dovrebbero invece essere istituite delle orchestre regionali, per creare spazi professionali per i giovani strumentisti e opportunità di fruizione culturale per tutti.

Che cosa ne pensa dei fenomeni di contaminazione tra musica classica e altri generi musicali? Possono aiutare i ragazzi ad avvicinarsi alla musica “seria”?
Sono contrarissimo. Non serve nessuna contaminazione: abbiamo dei capolavori sublimi e non occorrere cambiare niente.

Che consiglio darebbe a un bambino che manifesta entusiasmo e buona predisposizione per lo studio del violino e, nello stesso tempo, ai suoi genitori, preoccupati per la sua possibilità di essere un adulto economicamente indipendente?
Difficile smorzare il desiderio e l’entusiasmo. Ognuno deve essere libero di seguire la propria vocazione e il proprio istinto. Ma certo, i tempi sono difficili.

Proprio per supportare i giovani musicisti e per rendere accessibile il patrimonio artistico e musicale alle nuove generazioni è nata nel 2023 la Fondazione Uto Ughi, con la quale il Maestro si propone di condividere l’esperienza artistica e umana maturata in decenni di carriera, rendendo nello stesso tempo accessibile alle nuove generazioni il patrimonio artistico e musicale. La Fondazione ha sottoscritto nel 2024 un Protocollo di Intesa con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, con l’intento di rafforzare la presenza della musica all’interno dei percorsi educativi e formativi. Il progetto “Uto Ughi per la musica” nasce proprio da questa collaborazione: il concerto milanese, che si avvale del patrocinio del Comune di Milano e della Regione Lombardia, in collaborazione con l'Associazione Culturale Milanollo e la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, è una lezione concerto introdotta dallo stesso Maestro, che legge e commenta i sonetti vivaldiani, per una serata all’insegna del dialogo tra musica e poesia e per soddisfare le curiosità del giovane pubblico.  

Il programma della serata prevede l'esecuzione del Concerto per archi in sol magg. “La Rustica” di Antonio Vivaldi; il Concerto in la minore per violino, archi e basso continuo di Johann Sebastian Bach; alcuni estratti da Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi, tra cui La Primavera, il Largo da L’Inverno, il Presto da L’Estate; la Sinfonia in Re Magg. n.1 per orchestra d’archi, di Luigi Boccherini; Preludio e Allegro nello stile di Pugnani di Fritz Kreisler; Introduzione e Rondo Capriccioso Op. 28, di Camille Saint-Saëns.

L’appuntamento è aperto alla partecipazione di studenti di scuole di ogni ordine e grado, con in più l’opportunità di assistere anche alle prove generali per vivere la musica da vicino e sviluppare una nuova consapevolezza verso il linguaggio musicale.

Parlando del concerto milanese, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara diichiara: “La musica classica è un meraviglioso strumento per arricchire lo spirito e la creatività dell’individuo, per avvicinare la società contemporanea alla sensibilità, a percezioni e a forme espressive che sono patrimonio della nostra storia e della nostra civiltà. Unisce inoltre popoli e persone. È qualcosa che sintetizza perfettamente il concetto di bellezza. Per questo è importante che tutti, soprattutto i giovani, la conoscano. Ringrazio il Maestro Uto Ughi per il suo generoso e insostituibile impegno in questa straordinaria iniziativa che, questo mese, incontra una cornice ineguagliabile quale quella del Duomo di Milano”.