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Tex Willer compie 70 anni, a Milano una mostra per celebrare il mito

Dal 2 ottobre al 27 gennaio al Museo della Permanente, fotografie, tavole originali, video, materiali rari e tanto altro. In più in arrivo una nuova serie con le avventure giovanili del ranger

Tex Willer compie 70 anni, a Milano una mostra per celebrare il mito - foto 1
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Era il 30 settembre del 1948 quando arrivava per la prima volta nelle edicole il fumetto di Tex Willer, personaggio creato da Gianluigi Bonelli e disegnato da Galep, al secolo  Aurelio Galleppini.

A 70 anni di distanza, al Museo della Permanente a Milano rivive il mito dell'eroico ranger, in una mostra curata da Gianni Bono, storico e studioso del fumetto italiano, con parecchio materiale inedito messo a disposizione dalla Sergio Bonelli Editore. L'esposizione proseguirà fino al 27 gennaio 2019.

La mostra “Tex, 70 di un mito”, racconterà non solo le gesta del personaggio ma anche come sia entrato a far parte della cultura pop del paese attraversando decenni e generazioni differenti. Una stanza è dedicata a Gianluigi Bonelli. Ci sono la sua macchina da scrivere e il cappello di Tex. E poi nelle altre stanze, tutte le copertine, e tanti riferimenti storici.

“In questa mostra ci sono delle cose che faranno il piacere dei collezionisti e dei super appassionati – spiega Michele Masiero, direttore editoriale di Sergio Bonelli Editore – ci sono le tavole originali dei disegnatori, qualche chicca mai vista di Aurelio Galeppini e la prima striscia in assoluto di Tex. Sarà una mostra per tutti, anche per chi magari lo ha letto solo una volta”. Ci sarà inoltre all'interno della mostra una carrozza ricostruita di un treno, dove dai finestrini scorrerano delle immagini della storia italiana accompagnate dalle copertine di Tex.

"Tex nasce nell`immediato dopoguerra a Milano quando una imprenditrice illuminata, Tea Bonelli, ricostituisce una casa editrice che era nata nell`anteguerra grazie al marito, Giunluigi Bonelli. Nasce per caso e per sfida. Il personaggio su cui puntava la casa editrice in verità era un altro, Occhio Cupo si chiamava. Questo Occhio Cupo è durato qualche mese, Tex è ancora qui dopo 70 anni", ha sottolineato ancora Masiero. Nell`esposizione spazio anche alla multimedialità con la realtà aumentata per mostrare i paesaggi del mondo di Tex, dai deserti del Sud-Ovest alle grandi praterie del Mid-West.

Tra i tratti principali del pistolero, spiccano la sua forza e audacia, unità ad una mancanza pressoché totale di pregiudizi, anche se con Kit Carson, la sua spalla dal pizzetto bianco, piace non prendersi troppo sul serio. “Aquila della notte”, soprannome con cui viene chiamato dalla tribù dei Navajo, con la sua autorevolezza, ha saputo imporsi anche al di fuori dei confini nazionali, continuando a correre al galoppo verso nuove avventure.

LA "RINASCITA" DI TEX - La mostra, ma non solo: per celebrare i 70 anni di Tex, Sergio Bonelli Editore lancia una nuova serie dedicata al passato del celebre Ranger, che andrà ad affiancare il mensile classico. La nuova testata si intitolerà "Tex Willer" e guiderà i lettori attraverso la giovinezza di un Tex giovane e ancora fuorilegge.
Il Tex che conosciamo oggi ha 45 anni, è vedovo, con un figlio grande. I suoi lettori affezionati, però, conservano indelebile, nella memoria e nell'anima, il ricordo di quel giovane scatenato che alla sua prima apparizione, nel 1948, aveva appena vent'anni.
Già altre volte, nel corso di un bivacco in compagnia dei suoi pards, Tex ha raccontato, a loro e ai lettori, qualche emozionante episodio della sua vita passata. Ma questa volta le storie saranno in diretta, senza la mediazione del Tex adulto, e ci riporteranno a un mondo della Frontiera ancora più semplice, forte e selvaggio.

Come spiega Mauro Boselli, curatore di Tex: "La nostra intenzione è quella di fare riassaporare ai lettori il gusto e il ritmo d'altri tempi di un giovane West e di un giovane Tex, il sapore dell'avventura semplice, diretta e incantata, come la vivevano le fantasie di Bonelli, di Galep e dei loro lettori. La prima storia è un sentito e necessario omaggio al mito e ai due grandi fumettari che l'hanno creato, e prenderà avvio proprio da quel primo episodio con Tesah e il suo tesoro segreto, ma scoprendone antefatti, seguiti e particolari nuovi. Questo Tex non è una rivisitazione del genere “reboot”, dove tutto cambia, bensì una riscrittura moderna, ma, allo stesso tempo, fedele all'originale, e non si può prescindere dai sacri testi del grandissimo G. L. Bonelli"