Roma, Mattarella inaugura il restauro delle Corsie Sistine: il più antico ospedale d'Europa
L'edificio contiene un ciclo di affreschi di 1200 mq che racconta in sessanta scene la storia dell'Ordine Ospitaliero del Santo Spirito, modello di migliaia di ospedali Italia e in Europa
Corsie Sistine: inaugurato il restauro del più antico ospedale d'Europa
Si è concluso il restauro conservativo delle Corsie Sistine, a Roma, l'ospedale più antico d'Europa, che svolge da oltre 800 anni una funzione di accoglienza e di cura nel cuore della Città. All'inaugurazione del 22 luglio 2022 erano presenti il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il ministro della Salute, Roberto Speranza, il ministro per i Beni e le Attività culturali, Dario Franceschini, il soprintendente speciale di Roma, Daniela Porro, e il girettore generale dell'Asl Roma 1, Angelo Tanese.
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Riapre al pubblico il più antico ospedale d'Europa: l’inaugurazione delle Corsie Sistine, da oltre 800 anni centro di accoglienza e cura nel cuore della Capitale, si è tenuta nella mattinata del 22 luglio 2022.
All'evento ha preso parte anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
L'inaugurazione - Oltre al capo dello Stato erano presenti alla cerimonia anche il sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il ministro della Salute, Roberto Speranza, il ministro per i Beni e le Attività culturali, Dario Franceschini, il soprintendente speciale di Roma, Daniela Porro, e il direttore generale dell'Asl Roma 1, Angelo Tanese.
In occasione dell'evento nelle sale è stata anche allestita la mostra fotografica "Immagini della Pandemia: una storia di Sanità Pubblica. L'emergenza covid immortalata in 48 scatti fotografici che hanno fatto il giro del mondo".
La struttura è impreziosita da un ciclo di affreschi realizzati da artisti di scuola umbro-laziale e da discepoli di Melozzo, Ghirlandaio, Pinturicchio e Antoniazzo Romano. Il ciclo pittorico, realizzato a partire dalla fine del ‘400, occupa una superficie di oltre 1.200 mq e si snoda lungo l'intero perimetro della struttura. Si tratta di oltre 60 scene che descrivono gli episodi più importanti della storia dell'ospedale.
La storia - L’Arcispedale sorge al di sopra di quelli che erano i giardini della villa romana di Agrippina Maior, gli "Horti Agrippinae". In questa vasta zona, intorno al 727 d.C., Ina, re dei Sassoni, istituì la "Schola Saxonum", vera e propria cittadella fortificata che forniva ricovero e assistenza per i pellegrini che giungevano a Roma per visitare la tomba dell'apostolo Pietro.
La Schola Saxonum fu la più longeva e prosperò fino alla Guerra Santa, quando il flusso dei pellegrini si orientò altrove, ma la sua posizione sul Tevere le donò nuova vita quando nel 1198 Innocenzo III affidò a Marchionne D’Arezzo la costruzione del Complesso per accogliere i bambini indesiderati (esposti o proietti) e i bisognosi. A Guido da Montpellier, cavaliere e fondatore dell’Ordine Ospitaliero del Santo Spirito, fu poi affidata la gestione dell’istituto. L'ospedale accoglieva non solo i malati ma tutti gli indigenti e gli emarginati, fino a che il Santo Spirito divenne in poco tempo modello di molti altri ospedali, in Italia e in Europa, contraddistinti dalla Croce di Lorena, simbolo dell’ordine del Santo Spirito.
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