Il 25 novembre 1985 moriva a Roma la prima donna a ricevere il premio Strega nel 1957 con il romanzo "L'isola di Arturo"
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Il 25 novembre 1985 moriva Elsa Morante. Scrittrice, saggista, traduttrice, poetessa: è considerata una delle penne più importanti del Novecento. Morante è stata la prima donna a essere insignita del prestigioso premio Strega nel 1957 con il romanzo "L'isola di Arturo".
Morante nacque a Roma e trascorse la sua infanzia nel quartiere Testaccio. Cominciò a scrivere da giovanissima, componendo filastrocche e fiabe per bambini, pubblicate su varie riviste. Nel 1935 iniziò la sua collaborazione con alcuni periodici. Nel 1941 pubblicò il suo primo romanzo, "Il gioco segreto", una raccolta di racconti giovanili. Questo fu seguito, nel 1942, da un libro per ragazzi, intitolato "Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina", corredato da illustrazioni eseguite dalla scrittrice stessa. Nel 1941 Morante si sposò con lo scrittore Alberto Moravia. Grazie a quest'ultimo, entra in contatto con scrittori di primo piano del Dopoguerra come Umberto Saba, Giorgio Bassani e, soprattutto, Pier Paolo Pasolini, con cui rimase a lungo amica. Nel 1948 pubblicò il suo primo romanzo "Menzogna e Sortilegio", e nel 1957 il secondo dal titolo "L’isola di Arturo", un grande successo sia di critica che di pubblico che le è valso il prestigioso premio Strega.
Morante cominciò poi a interessarsi anche al cinema: fu quasi sempre accanto a Pasolini durante la lavorazione dei suoi film negli anni sessanta. Quegli anni segnarono anche un momento di svolta nella vita della scrittrice: dopo la separazione da Alberto Moravia nel 1961, iniziò una relazione con il pittore americano Bill Morrow, che però morì tragicamente l'anno successivo. Nel 1968 Morante pubblicò la raccolta di poesie "Il mondo salvato dai ragazzini", poi dal 1971 sì dedicò alla stesura del suo romanzo più importante "La Storia", pubblicato nel 1974, ebbe subito un grande successo di vendite e fama internazionale. L'opera contiene una scrupolosa e oggettiva ricostruzione storica di ogni anno dal 1900 al 1967. In questo libro la Morante racconta se stessa e la percezione della guerra dal punto di vista della popolazione inerme, col preciso intento di far conoscere anche alle generazioni future la sofferenza di chi non può difendersi.
La sua ultima opera fu "Aracoeli", che uscì nel 1982 e con il quale la scrittrice sembrava alla ricerca di un punto di contatto tra i primi romanzi e "La Storia", narrando le vicende di un uomo infelice, che compie un singolare e misterioso viaggio nel tempo e nello spazio alla ricerca della madre. Nel frattempo gravi problemi fisici resero la Morante debole sia a livello fisico che emotivo. Tentò il suicidio nel 1983, ma fu salvata dalla domestica. Nel 1984 ricevette l'ultimo attestato internazionale di stima con l'assegnazione in Francia del Prix Médicis étranger, prestigioso riconoscimento riservato ad autori stranieri. Morì nel 1985 all'età di 73 anni a causa di un infarto.