Quella in esposizione è la più estesa e importante rassegna di gouache rosse di Louise Bourgeois, con un focus tematico sul motivo della madre e del bambino. Realizzate negli ultimi cinque anni della sua carriera, le gouache esplorano i cicli della vita attraverso un'iconografia di sessualità, procreazione, nascita, maternità, alimentazione, dipendenza, coppia, unità familiare e fiori. Il rosso, tra i colori preferiti e più ricorrenti nel lavoro dell'artista, i fluidi corporei, come il sangue e il liquido amniotico. Tra le opere in mostra, Peaux de lapins, chiffons ferrailles à vendre occupa una sala al piano terra del Museo del Novecento: si tratta di un lavoro del 1991 che allude all'unità elementare di tutti gli organismi viventi, ma anche alla condizione di isolamento, separazione e reclusione che caratterizza la dimensione carceraria o monastica. Una serie di sedici stampe digitali su tessuto intitolata Do Not Abandon Me (2009-10), esposte al Museo del Novecento, sono il frutto della collaborazione di Louise Bourgeois con l'artista britannica Tracey Emin (Margate, 1963): un progetto di grande generosità ed empatia. In via del tutto eccezionale, nel chiostro rinascimentale è esposta la scultura in bronzo Spider Couple (2003), uno dei celebri grandi ragni dell’artista. E' possibile inoltre ammirare Spider, una scultura da terra composta da un ragno in bronzo e da un uovo in marmo, mai esposta al pubblico prima d'ora.