L'arte oltre i puntini: riscoprire la Pop art di Roy Lichtenstein alla Gam di Torino
© ufficio-stampa
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Un'immersione nella cultura dei consumi americana fra laboratori e percorsi per grandi e piccoli attraverso il cibo, il cinema e la moda anni '60
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"Per Roy disegnare era l'essenza dell'arte. Ne ricercava e ne vedeva ovunque le potenzialità: nelle opere degli altri, nella pubblicità, nel design e nella decorazione, e alla fine le trovò perfino nei fumetti, l'espressione artistica in assoluto più svilita." Così Dorothy Lichtenstein, moglie del caposcuola della Pop Art americana, ricorda la propensione del marito verso il disegno.
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I disegni di Roy Liechtenstein erano per lui non solamente bozzetti preparatori, ma costituivano un riferimento costante e irrinunciabile. Ma i disegni rivelano anche l'anima più intima dell'artista. Racconta la moglie che il suo tratto era così personale che, quando si trattò di affidare la realizzazione dei disegni di un progetto non compiuto a dei collaboratori, lo scarto era tanto evidente che l'opera, la decorazione di una cappella in Puglia, non fu realizzata.
L'ossessione per le immagini in Lichtenstein non è casuale: esse sono il linguaggio semplice e brillante con cui si esprime la cultura popolare americana degli anni Sessanta. Sono la televisione e la pubblicità, ma non solo: sono un linguaggio semplificato attraverso cui veicolare citazioni ad opere d'arte precedenti, o suoni. Le parole della Pop art diventano oggetti visivi, riprendendo un uso tipico dei fumetti.
Lichtenstein, che attraverso i suoi disegni immediati porta avanti una ricerca nel campo della comunicazione visiva in America, fonde nella sua arte diversi linguaggi: quello dell'advertisement, da cui prende la tecnica dei puntini ben-day, quello del fumetto, quello dei mass media. Le sue formule sono diventate così famose da essere considerate dei "classici", ma non bisogna dimenticare invece la volontà di trasgressione che li ha dettati: "La sola cosa che tutti odiavano era l'arte commerciale, e di qui bisognava incominciare" aveva detto Roy.
La Galleria d'Arte Moderna di Torino propone, accanto alla più ampia retrospettiva dell'artista mai realizzata, una serie di incontri e laboratori per bambini e per adulti, per immergersi nel mondo degli anni '60 e riscoprirne mode, al cinema, cibo, fino al make up.
Roy Lichtenstein. Opera Prima
Gam - Galleria di Arte Moderna
Torino, 27 settembre - 25 gennaio 2015
per informazioni: www.gamtorino.it/lichtenstein/